Archivi tag: Tari

Piano Tariffario Tari 2014, nessun aumento del tributo per le famiglie

«Come accaduto in occasione dell’approvazione dei regolamenti relativi ai nuovi tributi locali, anche stavolta l’Amministrazione comunale è riuscita a coniugare il rigore nella gestione dei conti pubblici con una particolare attenzione all’abbassamento, sia pure lieve, della pressione fiscale per le famiglie». È il commento del sindaco di Foggia, Franco Landella, all’approvazione delle tariffe riguardanti la Tari per l’annualità 2014.
«Un passaggio per il quale era necessario recepire il piano finanziario predisposto da Amiu Puglia SpA, al fine di definire gli importi tariffari da applicare a famiglie ed imprese – spiega il sindaco di Foggia –. Ovviamente, come è facile intuire, si tratta di una riduzione di importo contenuto vista l’adesione del Comune di Foggia al Decreto “Salva Enti”. È bene tenere sempre presente questo dato quando si discute di politiche finanziarie, perché sul fronte dei tributi ogni provvedimento varato dall’Amministrazione comunale è inquadrato in un preciso recinto di parametri e obblighi di bilancio».
«Proprio in ragione di questa condizione considero la lieve diminuzione delle tariffe un risultato politico importante, ottenuto grazie alla stretta sinergia operativa ed amministrativa costruita con gli Uffici Finanziari dell’Ente, che ringrazio assieme all’assessore al Bilancio, Sergio Lombardi, ed ai consiglieri comunali che hanno lavorato con passione, impegno e responsabilità a questo atto – sottolinea il primo cittadino –. Con Amiu Puglia SpA, in particolare, abbiamo avviato un confronto fattivo e di merito per migliorare il servizio offerto alla nostra comunità, dialogando su diritti e doveri reciproci. È nostra intenzione proseguire su questa strada, rappresentando e tutelando sempre gli interessi della città».
«I costi oggetto del nuovo piano tariffario risultano già consolidati nell’esercizio finanziario in corso e, pertanto, non modificabili in quanto di fatto già sostenuti dall’Amministrazione a copertura integrale del ciclo dei rifiuti – spiega l’assessore comunale al Bilancio, Sergio Lombardi –. Il documento approvato dal Consiglio comunale rappresenta, dunque, quasi una presa d’atto di quanto al Comune di Foggia sia complessivamente costato il servizio di igiene urbana nel corso del 2014 e non quello che è nostra intenzione offrire ai cittadini».
«Già dal prossimo piano economico finanziario e, di concerto con gli uffici e le società coinvolte nel ciclo dei rifiuti, è nostra intenzione ricercare soluzioni che consentano economie sui costi complessivi del servizio dalle quali, inevitabilmente, discenderà un alleggerimento della pressione fiscale a carico dei cittadini – sottolinea Lombardi –. Rispetto a quanto pagato lo scorso anno per le utenze domestiche con la Tares, la Tari avrà un piccolissimo alleggerimento per i nostri cittadini – argomenta l’assessore comunale al Bilancio –. Il tributo calcolato per box e garages, per intenderci, è stato infatti quantificato con applicazione della sola quota fissa, senza considerare la cosiddetta “quota variabile”. Per gli immobili con una dimensione di 100 metri quadri, con pertinenze, il decremento sarà dunque di 24,58 euro per le abitazioni con un solo residente, di 44,25 euro per le abitazioni con due residenti, di 56,54 euro per le abitazioni con tre residenti, di 73,74 euro per le abitazioni con quattro residenti, di 71,29 euro per le abitazioni con cinque residenti, di 83,58 euro per le abitazioni con un numero di residenti pari o superiore a 6 unità. Come già rilevato nella scorsa seduta di Consiglio, inoltre, è stato confermato che per i nuclei familiari al cui interno è anagraficamente presente una persona che, per comprovate esigenze di studio, lavoro o servizio, sia di fatto assente per un periodo non inferiore a sei mesi, essa non verrà considerata ai fini della determinazione della tariffa. Lo stesso principio – aggiunge Lombardi – sarà esteso a coloro che per motivi di salute sono costretti a dimorare in un luogo diverso dal proprio domicilio».
«Per le utenze non domestiche, l’Amministrazione comunale aveva il dovere comunque di attenersi all’impianto normativo, con riferimento all’adeguamento tariffario disposto dal legislatore e ritenuto giustificato dal rispetto del nuovo sistema fiscale al principio ispiratore della riforma della tassazione sui rifiuti, sancito dall’articolo 14 della Direttiva europea relativa ai rifiuti “chi inquina paga” – precisa l’assessore comunale al Bilancio –. Ad ogni modo, l’articolo 26 del Regolamento della Iuc approvato dal Consiglio comunale prevede per numerose attività un abbattimento del 35% della superficie assoggettabile al tributo qualora siano dimostrati la produzione e smaltimento di rifiuti speciali; mentre l’articolo 27 stabilisce una riduzione fino al 75% della quota variabile della tariffa in relazione alla quantità di rifiuti assimilati che il produttore dimostri di aver avviato al riciclo direttamente o tramite soggetti autorizzati».
L’Amministrazione comunale si è comunque impegnata, attraverso il Servizio Attività Economiche, a valutare, per le attività commerciali, ipotesi di agevolazioni fiscali per la Cosap e l’Imposta sulla Pubblicità tali da sopperire all’adeguamento delle tariffe Tari imposto dal legislatore. Il Consiglio comunale, inoltre, ha rinviato alla discussione sul bilancio di previsione l’ipotesi di “stralciare” dal Piano finanziario di Amiu Puglia SpA i costi di “abbancamento” della discarica, inclusi nel Piano tra i costi di manutenzione, in modo da utilizzare le relative economie per operare una riduzione delle tariffe per le attività commerciali e produttive e, di conseguenza, favorendo ulteriormente anche i nuclei familiari.

Fiscalità locale, licenziato il regolamento istitutivo dell’Imposta Unica Comunale (Iuc) e delle aliquote e delle detrazioni Imu e Tasi per l’anno 2014

«Il tema della fiscalità locale rappresenta per i Comuni un tasto dolente. Soprattutto per le Amministrazioni comunali, come la nostra, che sono soggette ai rigidi parametri del “Decreto Salva Enti”, che riducono i margini di manovra ed impongono scelte spesso dolorose per i cittadini. Il nostro obiettivo è stato dunque quello di cercare il più possibile di venire incontro alle esigenze delle fasce sociali che stanno maggiormente vivendo il dramma della crisi economica». È il commento del sindaco di Foggia, Franco Landella, all’approvazione da parte del Consiglio comunale del regolamento istitutivo dell’Imposta Unica Comunale (Iuc) e delle aliquote e delle detrazioni Imu e Tasi per l’anno 2014. «Grazie al prezioso lavoro svolto dall’assessore al Bilancio, Sergio Lombardi, dalla competente Commissione consiliare e dagli Uffici del Settore Finanziario, il Comune di Foggia lascerà invariate le aliquote e le detrazioni Imu rispetto al 2013 – dichiara il primo cittadino –. Anche il prelievo Tasi sull’abitazione principale non graverà sui cittadini in misura maggiore a quanto corrisposto nel 2012. Il traguardo al quale guardiamo resta comunque quello di operare una significativa riduzione delle spese sostenute dal Comune, in modo da alleviare di qualche punto percentuale la pressione fiscale per i cittadini ed ipotizzare benefici fiscali per le fasce di reddito più deboli e, soprattutto, per le imprese. Nel provvedimento approvato in Consiglio comunale abbiamo reintrodotto, sia pure per un anno, l’esenzione della Tari per le giovani imprese, abbiamo disposto la completa esenzione della Tasi per gli immobili con una rendita catastale fino a 250 euro, una detrazione di 100 euro per gli immobili con una rendita catastale fino a 350 euro, e di 50 euro per gli immobili con una rendita fino a 450 euro. Il tutto a condizione che il reddito Isee non superi i 15mila euro annui».

«A quanti ci hanno suggerito di intervenire sulla leva della spesa pubblica per recuperare spazi di intervento, ricordo che questa Amministrazione non ha ancora avuto né il tempo né il modo per farlo – spiega l’assessore comunale al Bilancio, Sergio Lombardi –. Qualche settimana fa abbiamo approvato, con la diffida del Prefetto, il rendiconto di gestione 2013; oggi approviamo un regolamento che avrà valenza retroattiva, dal momento che sarà in vigore dal 1 gennaio 2014. Lo dico senza polemica: erano tutti passaggi che avrebbe potuto e dovuto esperire la precedente Amministrazione. Non ci si può chiedere di ridurre la spesa pubblica se stiamo ancora approvando ciò che i nostri predecessori ci hanno lasciato in eredità. Va riconosciuto con obiettività che su questa materia la discrezionalità politica dell’Amministrazione comunale è stata praticamente inesistente. Ricordo che il Consiglio comunale, con delibera numero 165 del 6 luglio dello scorso anno, nell’approvare il Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale necessario per l’accesso al Fondo di Rotazione, ha assunto l’obbligo di applicare le aliquote nella misura massima consentita – sottolinea Lombardi –. Noi abbiamo dunque provato a muoverci dentro queste maglie strettissime, tenendo conto delle esigenze delle categorie più in difficoltà, come ad esempio gli inquilini per quel che riguarda la Tassa sui Servizi Indivisibili». Per la Tasi, vera novità introdotta dal Governo in materia di fiscalità locale, pur avendo stabilito nel regolamento la misura percentuale del tributo dovuto dal detentore e dal possessore dell’unità immobiliare nella misura del 10% e 90%, così come previsto dalla legge, il Comune di Foggia ha inteso infatti decidere per questa tipologia di immobili, considerato che il proprietario dell’unità immobiliare è già soggetto passivo ai fini Imu (con un’aliquota massima del 10,60 per mille), l’applicazione di una aliquota pari a zero. Una scelta compiuta per evitare che sui conduttori, notoriamente appartenenti a classi di reddito meno abbienti e già soggetti passivi ai fini Tari (Tassa sui rifiuti) possa pesare, sia pur in parte, il nuovo tributo. Com’è noto, una delle principali caratteristiche della Tasi risiede proprio nel fatto che, qualora l’unità immobiliare sia occupata da un soggetto diverso dal titolare del diritto reale, essa è dovuta da entrambi i soggetti (proprietario e detentore).

Con riferimento alla Tari (la nuova Tassa comunale sui rifiuti che va a sostituire la Tares) il regolamento proposto dall’Amministrazione comunale ed approvato dall’Assemblea consiliare stabilisce che per i nuclei familiari al cui interno è anagraficamente presente una persona che, per comprovate esigenze di studio, lavoro o servizio, sia di fatto assente per un periodo non inferiore a sei mesi, essa non viene considerata ai fini della determinazione della tariffa. Per le utenze non domestiche, invece, sia pure nel rispetto del principio dell’univocità della tariffa, il regolamento prevede la sua applicabilità unicamente allorquando i locali accessori delle attività commerciali adibiti a magazzino o deposito siano ubicati nello stesso luogo di esercizio e facenti parte della stessa unità immobiliare. Qualora questi locali siano ubicati in luoghi diversi da quello di esercizio e comunque non facenti parte della stessa unità immobiliare catastale, viceversa, essi sconteranno una diversa tariffa Tari, ovviamente inferiore a quella dell’attività principale. Le tariffe Tari per le utenze domestiche e non domestiche, dovranno comunque essere adottate dal Consiglio comunale, previa approvazione del Piano Economico Finanziario del servizio per la gestione dei rifiuti urbani, redatto dal gestore del servizio entro il termine per l’approvazione del Bilancio di previsione che, fatte salve eventuali ulteriori proroghe, è attualmente fissato al 30 settembre 2014. «In definitiva, abbiamo cercato di tutelare, nei limiti del possibile, sia la categoria degli inquilini nell’ambito della Tasi sia il mondo delle imprese e degli esercizi commerciali per ciò che riguarda la Tari – sottolinea l’assessore comunale al Bilancio –. Ovviamente l’Amministrazione comunale è intenzionata a proseguire sulla strada della razionalizzazione delle spese, lavorando, nel prossimo bilancio di previsione, a soluzioni che permettano il recupero di risorse finanziarie non dalle tasche dei cittadini ma all’interno del funzionamento della macchina burocratica ed amministrativa».