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Bilancio di previsione 2014, il commento del sindaco di Foggia, Franco Landella

«Ciò che ha approvato il Consiglio comunale è solo nominalmente un bilancio di previsione. Discutere di quello che dovrebbe essere il più importante strumento di programmazione finanziaria a fine ottobre, quando cioè i 10/12 della spesa sono di fatto già stati impegnati, significa avere un margine di manovra estremamente ridotto. Quello di ieri, dunque, è ancora una volta un passaggio amministrativo compiuto al fine di completare un percorso che i nostri predecessori avrebbero dovuto concludere». È il commento del sindaco di Foggia, Franco Landella, all’approvazione del bilancio di previsione 2014 da parte dell’Assemblea consiliare. «Nonostante questo evidente paradosso, tuttavia, il documento contabile contiene alcuni importanti segnali di inversione di tendenza – spiega il primo cittadino – che descrivono la linea che intendiamo seguire e che sarà chiaramente meglio esplicitata nel prossimo bilancio di previsione totalmente ascrivibile all’azione politico-amministrativa della nuova Amministrazione comunale. Da questo punto di vista, voglio sottolineare come è nostra intenzione stabilire nei bandi che l’Amministrazione predisporrà per la manutenzione degli immobili di proprietà comunale, una premialità nel punteggio per le ditte che impiegheranno lavoratori provenienti dalle platee ex Acea, ex Lsu, ex cooperative che hanno operato nell’ambito della cura del verde urbano. Una decisione che è il frutto della volontà politica di dare una risposta a questa emergenza, così come stabilito dalla task-force insediata nelle scorse settimane, di cui fanno parte i vertici della tecnostruttura comunale, deputata alla redazione di un vero e proprio piano per l’occupazione».

«La proposta del bilancio licenziata dal Consiglio comunale ha tenuto conto da un lato del cambiamento assai rilevante del quadro normativo dei tributi comunali e dall’altro degli ennesimi tagli da parte dello Stato – chiarisce l’assessore comunale al Bilancio, Sergio Lombardi –. In particolare abbiamo subito un’ulteriore riduzione per il 2014 del fondo di solidarietà di circa 1.950.000 euro: nell’ultimo triennio si è passati quindi da 33.434.094 euro del 2012 ad 32.551.252 euro del 2013 e 30.604.504 euro del 2014.  A ciò si aggiunga il venir meno del contributo statale per “Imu prima casa” di circa 2 milioni di euro ed i minori versamenti per la “mini Imu” istituita solamente per l’anno 2013, per oltre 850.000 euro. Sostanzialmente l’Ente presenta dunque una previsione di entrate che evidenziano una autonomia finanziaria pari al 63,16%, in deciso aumento rispetto agli anni precedenti, riconducibile ad un importante aumento delle previsioni di entrate tributarie, cui si somma un leggera, ma significativa, riduzione delle previsioni di entrate inerenti quelle extratributarie – prosegue Lombardi –. La pressione tributaria, peraltro, sale di circa il 18% da 648,28 euro ad 765,86 euro per abitante, per effetto dell’applicazione delle tariffe massime per tributi ed imposte cui l’Ente è stato obbligato dalla richiesta di accesso ai benefici del “Decreto Salva Enti” e dal conseguente Piano di Riequilibrio Pluriennale. Tra le altre azioni più significative in programma l’Amministrazione comunale proseguirà nella riduzione dei fitti passivi e nella conseguente valorizzazione dei beni comunali, con un minore ricorso alle spese di affitto conseguenti, con particolare riferimento ai costi sostenuti per l’emergenza abitativa – dichiara l’assessore comunale al Bilancio –. Pur a fronte dei decisi aumenti dei costi dell’energia, inoltre, si prevede di proseguire sulle azioni di risparmio sulle utenze di luce, acqua e gas dei servizi comunali, anche attraverso l’eventuale disposizione della riduzione delle temperature del riscaldamento per tutti gli uffici comunali e altre azioni relative all’illuminazione pubblica mediante la ridefinizione degli strumenti contrattuali di affidamento del servizio. Il tutto nel segno della razionalizzazione delle spese, in modo da recuperare risorse da investire nell’efficienza dei servizi».

Sul fronte degli investimenti da realizzare nel periodo 2014-2016, la previsione è moderatamente superiore rispetto agli anni precedenti. «Prevediamo per l’anno in corso investimenti per oltre 75 milioni di euro – chiarisce Lombardi – parte dei quali finanziati con l’autoinvestimento (5,6%), parte con trasferimenti di capitali dalla Regione e dallo Stato (19,3%) e parte con trasferimenti di capitali da parte di altri soggetti (75,1%). Da questo punto di vista, lo stesso piano triennale delle opere pubbliche contenuto in questo bilancio di previsione è in larga parte necessariamente la prosecuzione della programmazione della precedente Amministrazione, soprattutto per le opere da realizzare facendo ricorso allo strumento del “project financing”». Sul piano degli interventi più rilevanti sul piano finanziario, inoltre, il bilancio di previsione 2014 approvato dal Consiglio comunale contiene l’annullamento dell’aggio a favore di Aipa SpA per la riscossione dell’Imu, per un ammontare complessivo di circa 4 milioni di euro. «Una disposizione che abbiamo assunto con riferimento ai cambiamenti operati in sede nazionale relativamente alla delicata materia dei tributi e delle imposte locali – riferisce l’assessore comunale al Bilancio –. Un passaggio al quale l’Amministrazione affiancherà l’azione di accurata analisi e definizione del rapporto tra il Comune di Foggia ed Aipa SpA, al quale stiamo lavorando in modo approfondito ed in un clima di confronto operativo con il concessionario».

TASI, le precisazioni dell’assessore Lombardi e del sindaco Landella

«Per il 2014 nel Comune di Foggia non devono pagare la TASI i proprietari o titolari di diritto reale di altri immobili diversi dall’abitazione principale (seconde case, negozi, capannoni) e aree fabbricabili. Dunque gli inquilini assegnatari (non proprietari) di alloggi popolari, ex Iacp o comunali, sono esentati dal pagamento della Tassa sui servizi indivisibili». Lo precisa l’assessore al Bilancio del Comune di Foggia, Sergio Lombardi, per smentire le voci circolate nei giorni scorsi riguardanti il pagamento della Tassa sui servizi indivisibili. L’assessore Lombardi ribadisce che «coloro che non detengono nessuna proprietà immobiliare, e vivono in case in affitto, non sono tenuti al pagamento della TASI, mentre chi risiede in abitazioni di proprietà dell’Arca Capitanata (ex IACP), non è tenuto al pagamento della TASI se l’immobile non è stato riscattato». In caso contrario, se l’immobile è divenuto di proprietà dell’inquilino, i proprietari sono tenuti al pagamento della sola TASI, ma non dell’IMU. «Ad esempio, il proprietario di tre immobili è tenuto a pagare la TASI sull’abitazione principale, e l’IMU su seconda e terza casa – precisa l’assessore Lombardi –. L’inquilino che risiede in un immobile non di sua proprietà, ma è proprietario di altri immobili, deve pagare l’IMU sugli immobili di sua proprietà, e non dovrà pagare la TASI».

«Ribadiamo che i parametri del Decreto Salva Enti, a cui la precedente Amministrazione ha aderito con la delibera 165 del 6 luglio 2013 – spiega il sindaco Franco Landella –, non solo riducono i margini di manovra e di discrezionalità dell’Amministrazione comunale, ma impongono scelte dolorose per i cittadini, in quanto il Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale, redatto per l’accesso al Fondo di Rotazione per evitare il dissesto finanziario dell’ente comunale, prevede l’applicazione delle aliquote nella misura massima consentita. Tuttavia abbiamo tenuto in considerazione le esigenze delle fasce sociali più deboli pur dovendo rispettare parametri rigidi entro cui poterci muovere».

Piano Tariffario Tari 2014, nessun aumento del tributo per le famiglie

«Come accaduto in occasione dell’approvazione dei regolamenti relativi ai nuovi tributi locali, anche stavolta l’Amministrazione comunale è riuscita a coniugare il rigore nella gestione dei conti pubblici con una particolare attenzione all’abbassamento, sia pure lieve, della pressione fiscale per le famiglie». È il commento del sindaco di Foggia, Franco Landella, all’approvazione delle tariffe riguardanti la Tari per l’annualità 2014.
«Un passaggio per il quale era necessario recepire il piano finanziario predisposto da Amiu Puglia SpA, al fine di definire gli importi tariffari da applicare a famiglie ed imprese – spiega il sindaco di Foggia –. Ovviamente, come è facile intuire, si tratta di una riduzione di importo contenuto vista l’adesione del Comune di Foggia al Decreto “Salva Enti”. È bene tenere sempre presente questo dato quando si discute di politiche finanziarie, perché sul fronte dei tributi ogni provvedimento varato dall’Amministrazione comunale è inquadrato in un preciso recinto di parametri e obblighi di bilancio».
«Proprio in ragione di questa condizione considero la lieve diminuzione delle tariffe un risultato politico importante, ottenuto grazie alla stretta sinergia operativa ed amministrativa costruita con gli Uffici Finanziari dell’Ente, che ringrazio assieme all’assessore al Bilancio, Sergio Lombardi, ed ai consiglieri comunali che hanno lavorato con passione, impegno e responsabilità a questo atto – sottolinea il primo cittadino –. Con Amiu Puglia SpA, in particolare, abbiamo avviato un confronto fattivo e di merito per migliorare il servizio offerto alla nostra comunità, dialogando su diritti e doveri reciproci. È nostra intenzione proseguire su questa strada, rappresentando e tutelando sempre gli interessi della città».
«I costi oggetto del nuovo piano tariffario risultano già consolidati nell’esercizio finanziario in corso e, pertanto, non modificabili in quanto di fatto già sostenuti dall’Amministrazione a copertura integrale del ciclo dei rifiuti – spiega l’assessore comunale al Bilancio, Sergio Lombardi –. Il documento approvato dal Consiglio comunale rappresenta, dunque, quasi una presa d’atto di quanto al Comune di Foggia sia complessivamente costato il servizio di igiene urbana nel corso del 2014 e non quello che è nostra intenzione offrire ai cittadini».
«Già dal prossimo piano economico finanziario e, di concerto con gli uffici e le società coinvolte nel ciclo dei rifiuti, è nostra intenzione ricercare soluzioni che consentano economie sui costi complessivi del servizio dalle quali, inevitabilmente, discenderà un alleggerimento della pressione fiscale a carico dei cittadini – sottolinea Lombardi –. Rispetto a quanto pagato lo scorso anno per le utenze domestiche con la Tares, la Tari avrà un piccolissimo alleggerimento per i nostri cittadini – argomenta l’assessore comunale al Bilancio –. Il tributo calcolato per box e garages, per intenderci, è stato infatti quantificato con applicazione della sola quota fissa, senza considerare la cosiddetta “quota variabile”. Per gli immobili con una dimensione di 100 metri quadri, con pertinenze, il decremento sarà dunque di 24,58 euro per le abitazioni con un solo residente, di 44,25 euro per le abitazioni con due residenti, di 56,54 euro per le abitazioni con tre residenti, di 73,74 euro per le abitazioni con quattro residenti, di 71,29 euro per le abitazioni con cinque residenti, di 83,58 euro per le abitazioni con un numero di residenti pari o superiore a 6 unità. Come già rilevato nella scorsa seduta di Consiglio, inoltre, è stato confermato che per i nuclei familiari al cui interno è anagraficamente presente una persona che, per comprovate esigenze di studio, lavoro o servizio, sia di fatto assente per un periodo non inferiore a sei mesi, essa non verrà considerata ai fini della determinazione della tariffa. Lo stesso principio – aggiunge Lombardi – sarà esteso a coloro che per motivi di salute sono costretti a dimorare in un luogo diverso dal proprio domicilio».
«Per le utenze non domestiche, l’Amministrazione comunale aveva il dovere comunque di attenersi all’impianto normativo, con riferimento all’adeguamento tariffario disposto dal legislatore e ritenuto giustificato dal rispetto del nuovo sistema fiscale al principio ispiratore della riforma della tassazione sui rifiuti, sancito dall’articolo 14 della Direttiva europea relativa ai rifiuti “chi inquina paga” – precisa l’assessore comunale al Bilancio –. Ad ogni modo, l’articolo 26 del Regolamento della Iuc approvato dal Consiglio comunale prevede per numerose attività un abbattimento del 35% della superficie assoggettabile al tributo qualora siano dimostrati la produzione e smaltimento di rifiuti speciali; mentre l’articolo 27 stabilisce una riduzione fino al 75% della quota variabile della tariffa in relazione alla quantità di rifiuti assimilati che il produttore dimostri di aver avviato al riciclo direttamente o tramite soggetti autorizzati».
L’Amministrazione comunale si è comunque impegnata, attraverso il Servizio Attività Economiche, a valutare, per le attività commerciali, ipotesi di agevolazioni fiscali per la Cosap e l’Imposta sulla Pubblicità tali da sopperire all’adeguamento delle tariffe Tari imposto dal legislatore. Il Consiglio comunale, inoltre, ha rinviato alla discussione sul bilancio di previsione l’ipotesi di “stralciare” dal Piano finanziario di Amiu Puglia SpA i costi di “abbancamento” della discarica, inclusi nel Piano tra i costi di manutenzione, in modo da utilizzare le relative economie per operare una riduzione delle tariffe per le attività commerciali e produttive e, di conseguenza, favorendo ulteriormente anche i nuclei familiari.

Fiscalità locale, licenziato il regolamento istitutivo dell’Imposta Unica Comunale (Iuc) e delle aliquote e delle detrazioni Imu e Tasi per l’anno 2014

«Il tema della fiscalità locale rappresenta per i Comuni un tasto dolente. Soprattutto per le Amministrazioni comunali, come la nostra, che sono soggette ai rigidi parametri del “Decreto Salva Enti”, che riducono i margini di manovra ed impongono scelte spesso dolorose per i cittadini. Il nostro obiettivo è stato dunque quello di cercare il più possibile di venire incontro alle esigenze delle fasce sociali che stanno maggiormente vivendo il dramma della crisi economica». È il commento del sindaco di Foggia, Franco Landella, all’approvazione da parte del Consiglio comunale del regolamento istitutivo dell’Imposta Unica Comunale (Iuc) e delle aliquote e delle detrazioni Imu e Tasi per l’anno 2014. «Grazie al prezioso lavoro svolto dall’assessore al Bilancio, Sergio Lombardi, dalla competente Commissione consiliare e dagli Uffici del Settore Finanziario, il Comune di Foggia lascerà invariate le aliquote e le detrazioni Imu rispetto al 2013 – dichiara il primo cittadino –. Anche il prelievo Tasi sull’abitazione principale non graverà sui cittadini in misura maggiore a quanto corrisposto nel 2012. Il traguardo al quale guardiamo resta comunque quello di operare una significativa riduzione delle spese sostenute dal Comune, in modo da alleviare di qualche punto percentuale la pressione fiscale per i cittadini ed ipotizzare benefici fiscali per le fasce di reddito più deboli e, soprattutto, per le imprese. Nel provvedimento approvato in Consiglio comunale abbiamo reintrodotto, sia pure per un anno, l’esenzione della Tari per le giovani imprese, abbiamo disposto la completa esenzione della Tasi per gli immobili con una rendita catastale fino a 250 euro, una detrazione di 100 euro per gli immobili con una rendita catastale fino a 350 euro, e di 50 euro per gli immobili con una rendita fino a 450 euro. Il tutto a condizione che il reddito Isee non superi i 15mila euro annui».

«A quanti ci hanno suggerito di intervenire sulla leva della spesa pubblica per recuperare spazi di intervento, ricordo che questa Amministrazione non ha ancora avuto né il tempo né il modo per farlo – spiega l’assessore comunale al Bilancio, Sergio Lombardi –. Qualche settimana fa abbiamo approvato, con la diffida del Prefetto, il rendiconto di gestione 2013; oggi approviamo un regolamento che avrà valenza retroattiva, dal momento che sarà in vigore dal 1 gennaio 2014. Lo dico senza polemica: erano tutti passaggi che avrebbe potuto e dovuto esperire la precedente Amministrazione. Non ci si può chiedere di ridurre la spesa pubblica se stiamo ancora approvando ciò che i nostri predecessori ci hanno lasciato in eredità. Va riconosciuto con obiettività che su questa materia la discrezionalità politica dell’Amministrazione comunale è stata praticamente inesistente. Ricordo che il Consiglio comunale, con delibera numero 165 del 6 luglio dello scorso anno, nell’approvare il Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale necessario per l’accesso al Fondo di Rotazione, ha assunto l’obbligo di applicare le aliquote nella misura massima consentita – sottolinea Lombardi –. Noi abbiamo dunque provato a muoverci dentro queste maglie strettissime, tenendo conto delle esigenze delle categorie più in difficoltà, come ad esempio gli inquilini per quel che riguarda la Tassa sui Servizi Indivisibili». Per la Tasi, vera novità introdotta dal Governo in materia di fiscalità locale, pur avendo stabilito nel regolamento la misura percentuale del tributo dovuto dal detentore e dal possessore dell’unità immobiliare nella misura del 10% e 90%, così come previsto dalla legge, il Comune di Foggia ha inteso infatti decidere per questa tipologia di immobili, considerato che il proprietario dell’unità immobiliare è già soggetto passivo ai fini Imu (con un’aliquota massima del 10,60 per mille), l’applicazione di una aliquota pari a zero. Una scelta compiuta per evitare che sui conduttori, notoriamente appartenenti a classi di reddito meno abbienti e già soggetti passivi ai fini Tari (Tassa sui rifiuti) possa pesare, sia pur in parte, il nuovo tributo. Com’è noto, una delle principali caratteristiche della Tasi risiede proprio nel fatto che, qualora l’unità immobiliare sia occupata da un soggetto diverso dal titolare del diritto reale, essa è dovuta da entrambi i soggetti (proprietario e detentore).

Con riferimento alla Tari (la nuova Tassa comunale sui rifiuti che va a sostituire la Tares) il regolamento proposto dall’Amministrazione comunale ed approvato dall’Assemblea consiliare stabilisce che per i nuclei familiari al cui interno è anagraficamente presente una persona che, per comprovate esigenze di studio, lavoro o servizio, sia di fatto assente per un periodo non inferiore a sei mesi, essa non viene considerata ai fini della determinazione della tariffa. Per le utenze non domestiche, invece, sia pure nel rispetto del principio dell’univocità della tariffa, il regolamento prevede la sua applicabilità unicamente allorquando i locali accessori delle attività commerciali adibiti a magazzino o deposito siano ubicati nello stesso luogo di esercizio e facenti parte della stessa unità immobiliare. Qualora questi locali siano ubicati in luoghi diversi da quello di esercizio e comunque non facenti parte della stessa unità immobiliare catastale, viceversa, essi sconteranno una diversa tariffa Tari, ovviamente inferiore a quella dell’attività principale. Le tariffe Tari per le utenze domestiche e non domestiche, dovranno comunque essere adottate dal Consiglio comunale, previa approvazione del Piano Economico Finanziario del servizio per la gestione dei rifiuti urbani, redatto dal gestore del servizio entro il termine per l’approvazione del Bilancio di previsione che, fatte salve eventuali ulteriori proroghe, è attualmente fissato al 30 settembre 2014. «In definitiva, abbiamo cercato di tutelare, nei limiti del possibile, sia la categoria degli inquilini nell’ambito della Tasi sia il mondo delle imprese e degli esercizi commerciali per ciò che riguarda la Tari – sottolinea l’assessore comunale al Bilancio –. Ovviamente l’Amministrazione comunale è intenzionata a proseguire sulla strada della razionalizzazione delle spese, lavorando, nel prossimo bilancio di previsione, a soluzioni che permettano il recupero di risorse finanziarie non dalle tasche dei cittadini ma all’interno del funzionamento della macchina burocratica ed amministrativa».

Rendiconto 2013, la Giunta stralcia le poste di “dubbia esigibilità” di circa 11 milioni di euro

La Giunta comunale ha approvato questa mattina la proposta di delibera per il Consiglio comunale relativa al rendiconto di gestione 2013. Un passaggio necessario da un lato per rispettare i tempi imposti dal Prefetto – che ha inviato una formale diffida al Comune di Foggia per l’approvazione del bilancio consuntivo – e dall’altro per apportare modifiche al documento contabile. In particolare, gli uffici finanziari del Comune hanno provveduto a stralciare dal bilancio quelle poste considerate “di dubbia esigibilità”, per un ammontare complessivo di circa 11 milioni di euro, dei quali 8 milioni legati alla procedura di cartolarizzazione e 3 milioni relativi alle cosiddette “alienazioni” dei beni comunali.

«Voglio esprimere un ringraziamento al Settore Finanziario dell’Ente, che ancora una volta ha dimostrato competenza e senso di responsabilità nell’affrontare la delicatissima vicenda inerente i conti comunali – commenta il sindaco, Franco Landella –. Questo lavoro si pone dunque a tutela dell’adesione del Comune al “Decreto Salva Enti”. Adesso spetta al Consiglio comunale esprimersi rapidamente sulla bozza che la Giunta ha licenziato, chiudendo questa fase così come ci è stato sollecitato dal Prefetto Latella».
«Abbiamo tenuto conto delle osservazioni e delle indicazioni formulate dalla Corte dei Conti, che ci aveva invitato a perseguire gli obiettivi di “veridicità e trasparenza” con riferimento al rendiconto di gestione. Alcune delle procedure messe in campo dalle precedenti amministrazioni, dalla cartolarizzazione al piano delle alienazioni, con tutta evidenza non hanno raggiunto gli obiettivi prefissati in termini di entrate per il Comune – spiega l’assessore comunale al Bilancio, Sergio Lombardi –. Il disavanzo emerso dal bilancio consuntivo, tuttavia, non sarà origine di particolari problemi, essendo coperto per l’annualità 2014 dal fondo di svalutazione crediti, accantonato per un ammontare di 8 milioni di euro. La restante parte del disavanzo, invece, sarà assorbita nell’annualità 2015 dal piano di riequilibrio».

La Corte dei Conti approva il piano di riequilibrio finanziario pluriennale del Comune di Foggia

La Sezione regionale di controllo della Puglia della Corte dei Conti, presieduta dal magistrato Luca Fazio, ha ricevuto questa mattina in audizione il sindaco di Foggia, Franco Landella, accompagnato dall’assessore al Bilancio, Sergio Lombardi, e dal dirigente dei Servizi Finanziari, Carlo Di Cesare. Al centro dell’incontro il piano di riequilibrio finanziario pluriennale del Comune di Foggia, documento fondamentale per l’adesione formale e definitiva dell’Ente di Palazzo di Città al “Decreto Salva Enti” e, quindi, per l’erogazione dell’ultima quota del “Fondo di rotazione”, pari a 28 milioni di euro.

La Corte, che ha analizzato in modo dettagliato la documentazione integrativa trasmessa dall’Amministrazione comunale dopo la relazione prodotta lo scorso 23 giugno dalla Sottocommissione del Ministero dell’Interno, ha dunque approvato il piano di riequilibrio finanziario pluriennale di Palazzo di Città, completando così l’iter tecnico della procedura di adesione al “Decreto Salva Enti”. Va ricordato che il Comune di Foggia ha già ricevuto 9 milioni e 300mila euro dei 37 milioni 400mila euro complessivi previsti dal “Decreto Salva Enti”, che dovranno essere restituiti con una rateizzazione decennale senza interessi.

«Quella di oggi è notizia estremamente positiva per Foggia, che si incammina adesso concretamente sulla strada per uscire dalla situazione disperata in cui era precipitata. Presumibilmente già in autunno il Comune potrà beneficiare dei 28 milioni di euro del “Fondo di rotazione”, che rappresentano una considerevole boccata d’ossigeno per la condizione finanziaria dell’Ente e complessivamente per il sistema economico della città – commenta il sindaco –. Il nostro lavoro proseguirà ora nella razionalizzazione dei costi e nell’ottimizzazione delle spese – precisa Landella –. Perseguiremo questa via con ancor più convinzione e responsabilità nel governo e nella gestione delle politiche finanziarie e di bilancio, nella consapevolezza che la procedura a cui il Comune di Foggia ha aderito continuerà a prevedere stringenti e rigorosi controlli».