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“Orbitale”, il Consiglio di Stato rigetta il ricorso della Taddei SpA

«La sentenza emessa dal Consiglio di Stato nella giornata di ieri chiude in modo definitivo il lungo strascico giudiziario legato all’appalto per la realizzazione della cosiddetta “Orbitale”. Abbiamo atteso con serenità questo pronunciamento, restando ancorati al principio di responsabilità che abbiamo messo in campo fin dall’inizio nell’interesse della comunità e della tutela di un’opera di strategica importanza non solo per Foggia ma per l’intera Capitanata». È il commento del sindaco di Foggia, Franco Landella, alla sentenza con la quale il Consiglio di Stato ha rigettato il ricorso presentato dalla Taddei SpA nei confronti dell’ATI composta dalla Favellato SpA e dalla Grz Costruzioni Srl aggiudicataria dell’appalto per la realizzazione della cosiddetta “Orbitale”.
I magistrati amministrativi hanno respinto il ricorso della Taddei SpA in virtù della sua condizione societaria. Trattandosi di una società in concordato preventivo, infatti, la ricorrente non è in possesso dei requisiti utili ad impugnare l’affidamento. Sulla validità dell’intero procedimento di assegnazione dell’appalto, dunque, il Consiglio di Stato non ha avanzato alcuna obiezione né rilievo, anche con riferimento ai diversi profili sollevati.
«Questa sentenza conferma la linearità dell’operato dell’Amministrazione comunale, sia sul piano della condotta politica sia dal punto di vista tecnico-amministrativo. Una linearità che, peraltro, era stata già accreditata dalla Regione Puglia con il trasferimento di 1 milione 500mila euro quale quota di anticipazione del 5% relativa al finanziamento complessivo del progetto, avvenuto nel dicembre scorso – dichiara l’assessore ai Contratti e agli Appalti, Sergio Cangelli –. Un atto che certificò la bontà dell’affidamento definitivo, operato proprio al fine di mettere in sicurezza il finanziamento. L’esito giudiziario della controversia, che abbiamo aspettato con rispetto, fa quindi giustizia delle numerose richieste che ci sono state avanzate negli ultimi mesi affinché il Comune revocasse in autotutela l’assegnazione dell’appalto. Se avessimo ascoltato le sirene di chi ci chiedeva di muoverci in questa direzione, avremmo rischiato di compromettere l’erogazione del finanziamento e l’intera procedura di affidamento».
«Proprio sulla base del primo pronunciamento del Tar Puglia, il Comune di Foggia era stato autorizzato a mettere in campo tutte le attività propedeutiche alla stipula del contratto – spiega Potito Belgioioso, già dirigente del Servizio Lavori Pubblici del Comune di Foggia – a partire dall’acquisizione dei pareri e conseguente approvazione del progetto, attività che sono state eseguite e che consentono ora di procedere con rapidità proprio alla stipula del contratto e al successivo inizio del lavori».
«La vicenda della cosiddetta “Orbitale” è paradigmatica della necessità di abbandonare la vecchia e logora logica dei sospetti intorno a questioni di così grande delicatezza e rilevanza per la collettività – sottolinea il sindaco Landella –. Non demonizzo lo scambio di opinioni e la diversità di vedute, che sono un fattore positivo nel dibattito politico-amministrativo. Tuttavia in questa circostanza abbiamo ascoltato e letto dichiarazioni che sono andate ben oltre i legittimi dubbi di ordine procedurale. Una dinamica che ha spinto troppi ad improvvisarsi esperti della materia, ad evocare ombre ed invocare l’adozione di provvedimenti che, come dimostra proprio la sentenza del Consiglio di Stato, avrebbero, questi sì, arrecato un danno alla comunità, ritardando e probabilmente pregiudicando la stessa realizzazione dell’opera. Ho la sensazione che per ragioni di polemica politica molti degli attori del dibattito pubblico sul tema abbiano volutamente ignorato aspetti che pure avevano un peso per nulla irrilevante».
«Sono fiducioso che questo esito giudiziario trasferisca a tutti i protagonisti della vita politica e amministrativa della città la necessità di avere un approccio più sereno, anche nella fisiologica dialettica tra maggioranza e minoranza – conclude il primo cittadino –. Su temi come questi, infatti, occorre orientare le forze e l’impegno di ciascuno verso il raggiungimento degli obiettivi strategici. Questa sentenza non è una bella notizia per l’Amministrazione comunale in carica o per la nostra parte politica, ma per Foggia e per l’intera Capitanata».

“Orbitale”, l’assessore comunale agli Appalti ed ai Contratti, Sergio Cangelli, replica alle dichiarazioni del consigliere comunale Augusto Marasco

«Stupisce che un consigliere che ha ricoperto importanti incarichi amministrativi confonda la polemica politica con i fatti. Comprendo le ragioni della politica, un po’ meno il tentativo di raccontare una storia diversa da quella che gli stessi pronunciamenti della magistratura hanno stabilito, sia pure all’interno di orientamenti di segno diverso». È la replica dell’assessore comunale agli Appalti ed ai Contratti, Sergio Cangelli, alle dichiarazioni rilasciate dal consigliere comunale Augusto Marasco, con riferimento all’Ordinanza emessa dal Consiglio di Stato sulla vicenda legata all’affidamento dei lavori per la realizzazione della cosiddetta “Orbitale”.
«Trovo singolare che il consigliere Marasco ignori che le attività propedeutiche alla stipula del contratto, a partire dalla redazione e dall’approvazione del progetto e dall’acquisizione dei pareri, hanno nel Comune non uno spettatore ma un attore protagonista – spiega Cangelli –. È l’Amministrazione comunale infatti a convocare le Conferenze di Servizi, dunque esercita una funzione direi fondamentale, che proprio l’Ordinanza del Consiglio di Stato ha disposto debba proseguire in attesa del giudizio di merito del prossimo 4 febbraio 2016».
«La verità, che il consigliere Marasco omette in modo consapevole, è che per oltre un anno l’Amministrazione comunale che ci ha preceduto è stata completamente assente rispetto a questa vicenda, rallentando una tempistica che, viceversa, si sarebbe potuto accelerare – sottolinea l’assessore comunale agli Appalti ed ai Contratti –. È questa l’inadeguatezza che dovrebbe essere censurata, se solo ci fosse un minimo di onestà intellettuale nell’affrontare le questioni. Allo stesso modo va ribadito che la richiesta di adottare provvedimenti in autotutela, avanzata dal consigliere Marasco, non poteva essere accolta proprio perché banalmente avrebbe reso ancor più ingarbugliato un quadro che si presenta proprio alla luce dell’Ordinanza del Consiglio di Stato estremamente complesso, con un ulteriore allungamento dei tempi – evidenzia Cangelli –. Non può sfuggire, infatti, che la sentenza del Tar Puglia ha specificato in modo abbastanza chiaro la condizione societaria della ricorrente, salvo ovviamente valutazione diversa in sede di giudizio di merito da parte del Consiglio di Stato».
«Da questo punto di vista, confermo nuovamente che continuiamo ad essere sereni rispetto al giudizio di merito, qualunque possa essere l’esito dello stesso – conclude l’assessore agli Appalti ed ai Contratti – proprio nella convinzione di aver operato salvaguardando gli interessi collettivi e non aderendo ad appelli e richieste, evidentemente strumentali, dalle conseguenze ancor più negative per la realizzazione dell’opera».

Vicenda “Coim Srl”, Cangelli: «Il parere di idoneità dell’Agenzia del Demanio per i locali di piazza di Pio non mette in alcun modo in discussione l’annullamento della procedura di aggiudicazione alla società, atto importante che rivendichiamo con orgoglio»

«Non c’è alcuna nuova “grana” per il Comune di Foggia nella vicenda relativa al contratto tra l’Amministrazione comunale e la società “Coim Srl” per il fitto dello stabile di piazza Padre Pio da destinare a sede dei nuovi archivi e dei nuovi uffici giudiziari, che la Giunta di Palazzo di Città ha dapprima risolto, annullando successivamente la procedura di aggiudicazione in ragione di una serie di anomalie riscontrate nell’analisi della documentazione che ho avuto modo di visionare personalmente. Gli atti amministrativi prodotti dal Comune di Foggia e le dichiarazioni rilasciate sull’argomento, d’altro canto, non hanno mai fatto riferimento ad alcun “parere negativo” dell’Agenzia del Demanio». È il commento dell’assessore comunale con delega agli Appalti e ai Contratti, Sergio Cangelli, al parere di idoneità espresso dall’Agenzia del Demanio con riferimento allo stabile di piazza Padre Pio di proprietà della società “Coim Srl”.
«Peraltro è appena il caso di sottolineare, come emerge da una lettura attenta e completa degli atti e della stessa nota diramata dell’Amministrazione comunale nel novembre dello scorso anno, che a Palazzo di Città nessuno ha mai parlato dell’assenza di un parere di idoneità da parte dell’Agenzia dei Demanio, ma di quella del “nulla osta preventivo” e del “parere di congruità” in ordine al canone di locazione, ad oggi ancora mai rilasciati – spiega l’assessore Cangelli –. Se è infatti verissimo che l’Agenzia del Demanio trasmise l’11 agosto 2014 parere di idoneità rispetto all’immobile della società “Coim Srl”, tanto che questa circostanza è espressamente citata nella delibera approvata dalla Giunta comunale il 19 dicembre 2014, lo è altrettanto che ai sensi dell’articolo 222 della legge 91/2009, “è nullo ogni contratto di locazione stipulato dalle amministrazioni di cui all’art. 1, comma 2, del d.lgs 165/2001 senza il preventivo nulla-osta dell’Agenzia del Demanio”. È di tutta evidenza, dunque, che le ragioni di carattere tecnico in base alle quali l’Amministrazione comunale dapprima risolse il contratto di fitto con la “Coim Srl” e successivamente annullò la relativa procedura amministrativa restano valide».
«Una validità confermata anche dalla stessa modalità con la quale l’Agenzia del Demanio formulò il suo parere di “idoneità”, espresso facendo salve le determinazione del Servizio Urbanistica del Comune di Foggia, che l’Agenzia del Demanio sollecitò a pronunciarsi formalmente – precisa l’assessore con delega agli Appalti ed ai Contratti –. Con una dettagliata nota, trasmessa al Servizio Avvocatura, Contratti ed Appalti, che a sua volta ha provveduto ad inviarla all’Agenzia del Demanio, il Servizio Urbanistica ha infatti certificato come l’area sulla quale è stato realizzato l’immobile chiamato ad ospitare la sede nei nuovi archivi e dei nuovi uffici giudiziari, seppure destinata a servizi di pubblico interesse (Zona SP) consentiva la realizzazione di attrezzature di pubblico interesse locale, a differenza della Zona F, la quale permette l’edificazione di strutture pubbliche di interesse generale, come ad esempio installazioni militari e di pubblica sicurezza, carceri, cimiteri, Fiera, Tribunale e Palazzo di Giustizia. Dal che si desume in modo esplicito l’incompatibilità urbanistica della zona con la destinazione d’uso dello stabile nel quadro di regole descritto dal vigente Piano Regolatore Generale. Vale la pena ricordare, inoltre, che quando la società “Coim Srl” acquistò all’asta il terreno di piazza Padre si trattava di un’area mercatale e che solo successivamente fu concesso il permesso a costruire per la realizzazione di uffici».
«L’annullamento della procedura amministrativa che avrebbe portato la sede dei nuovi archivi e dei nuovi uffici giudiziari in uno stabile con al piano terra un supermercato, situazione anomala, di cui il sindaco Landella, già nella sua veste di consigliere comunale di minoranza, aveva denunciato la criticità sia per ragioni di sicurezza sia per questioni legate alla mobilità, essendo già oggi molto elevati i flussi di traffico della zona, è stato un atto importante che rivendichiamo con orgoglio. Un atto teso a salvaguardare l’interesse pubblico, anche in ragione delle vicende di corruzione legate a questa vicenda, balzate agli onori della cronaca e attualmente all’attenzione della Magistratura – precisa Sergio Cangelli –. La presenza del parere di idoneità dell’Agenzia del Demanio, quindi, non solo non contraddice le scelte amministrative adottate dal Comune di Foggia, ma non chiama neppure in causa l’Amministrazione comunale, che ha sempre tenuto conto di questo aspetto inserendolo negli atti adottati dalla Giunta comunale».
«Va poi sottolineato che l’annullamento della procedura è maturata anche sulla base di una serie di illegittimità connesse all’aggiudicazione, in capo alla “Coim Srl”. Si tratta di illegittimità che investono sia la valutazione dell’offerta tecnica presentata dalla ditta sia la valutazione dell’offerta economica – evidenzia Cangelli –. In relazione alla valutazione dell’offerta tecnica, la Commissione Giudicatrice, limitandosi a dichiarare la rispondenza di tale offerta ai requisiti tecnici previsti dal bando, non ha fornito alcuna motivazione in ordine alla idoneità dell’immobile all’uso, oltre che alla compatibilità urbanistica dello stesso, soprattutto in relazione al rispetto dei cosiddetti “standards”. Una verifica che sarebbe stata necessaria soprattutto in relazione alla contraddittorietà degli atti posti a base del rilascio dei permessi di costruire relativi all’immobile in questione, ed in particolare alla nota dello Sportello Unico delle Attività Produttive, a firma dell’ingegner Fernando Biagini, nonché del parere reso dal Sevizio Urbanistica. In relazione alla valutazione dell’offerta economica, in particolare, è emerso che l’Amministrazione Comunale, non avendo richiesto il parere di congruità  del canone locatizio all’Agenzia del Demanio, ha fondato la propria valutazione esclusivamente sul parere fornito dall’Ufficio Lavori Pubblici del Comune, dunque nella persona dell’ingegner Biagini, il quale inizialmente aveva stimato congruo un canone annuale di 557mila 77 euro, salvo poi rettificare la propria valutazione in 773mila 430 euro».
«Con riferimento alla necessità di individuare una soluzione per la problematica inerente la ricerca di una sede per i nuovi archivi e per i nuovi uffici giudiziari, condivisa sin dal primo momento dall’Amministrazione comunale, lo scorso 6 agosto il Comune di Foggia ha partecipato ad un vertice della Commissione Manutenzione del Tribunale di Foggia, trasferendo alla stessa le risultanze della manifestazione di interesse pubblicata dall’Ente di Palazzo di Città e le proposte di project financing, a conferma dell’impegno messo in campo dall’Amministrazione comunale – spiega l’assessore comunale con delega agli Appalti ed ai Contratti –. Soluzioni che dovranno adesso essere trasferite al Ministero della Giustizia per una analisi approfondita ed una loro eventuale validazione, anche in virtù della norma che, a partire dal 1 settembre 2015, disciplina il trasferimento al Ministero di tutti i contratti relativi agli uffici giudiziari».

La Giunta comunale ha approvato il progetto definitivo per i lavori di adeguamento allo stadio “Pino Zaccheria”

La Giunta comunale, nella giornata di ieri, ha dato incarico all’ingegner Maria Rosaria De Santis di redigere il progetto definitivo per l’adeguamento dello stadio comunale “Pino Zaccheria” di Foggia. Il progetto è stato finanziato dal Comune di Foggia per un importo di 300mila euro e porterà la capienza dell’impianto dagli attuali 5.000 posti ad un totale di 14.637 spettatori una volta terminati i lavori. «Abbiamo inteso rispettare l’impegno assunto sia nei confronti della società sportiva Foggia Calcio Srl che verso i tifosi rossoneri – spiega il primo cittadino Franco Landella -, che sin dal nostro insediamento a Palazzo di Città ci hanno chiesto di essere al fianco della nostra squadra di calcio, e di portare a termine i lavori allo stadio iniziati nel febbraio del 2007. Questa Amministrazione comunale dimostra di essere vicina alla società rossonera con atti concreti, affinché la squadra possa raggiungere gli ambiti traguardi e poter affrontare al meglio la prossima stagione sportiva». La planimetria con la distribuzione dei posi in ogni settore, sarà esposta sulla recinzione perimetrale e in corrispondenza dei varchi di accesso all’area riservata e farà parte intranet della segnaletica informativa e di sicurezza all’interno dell’area di massima sicurezza.
«Con il progetto approvato dall’esecutivo del Comune di Foggia – dichiara l’assessore ai Lavori Pubblici, Gianni De Rosa -, si dovranno realizzare i lavori relativi all’impianto idrico antincendio, necessario per aumentare la capienza oltre i 5.000 spettatori e l’adeguamento della gradinata. In particolare la Tribuna Ovest avrà una capienza totale di 5.345 posti, la Tribuna Est (gradinata) potrà ospitare 4.500 persone, la Curva Sud 2.222 persone, la Curva Nord 1.445 posti per i tifosi locali e 1.125 unità riservate per la tifoseria ospite».
«Unitamente alla partenza dei lavori dello stadio, che dovranno essere appaltati a breve, sarà predisposta la bozza di convenzione, da approvare in Consiglio comunale, per la gestione del campo sportivo comunale con la società del Foggia Calcio – fa sapere l’assessore allo Sport, Sergio Cangelli -. I lavori di adeguamento dello stadio “Pino Zaccheria”, unitamente ai bandi di gara per l’affidamento della gestione degli impianti sportivi cittadini, dimostrano l’attenzione che stiamo riservando allo sport, che spesso porta il nome della nostra città alla ribalta nazionale ed internazionale, seppur tra tante difficoltà».

Lavori al Teatro “Umberto Giordano”, il Tribunale Civile di Foggia dispone la nomina di nuovo CTU nella controversia tra la ditta “Ra.co” e l’Amministrazione comunale

La dottoressa Maria Rosaria Sala, giudice del Tribunale Civile di Foggia, ha rinviato la sentenza relativa alla causa che contrappone la ditta “Ra.co” al Comune di Foggia per i lavori al Teatro “Umberto Giordano”. L’Ordinanza della dottoressa Sala è stata motivata dalla circostanza per la quale, in base alla lettura degli atti, la causa non è ancora matura per la decisione. In particolare, la dottoressa Sala ha ritenuto necessario un ulteriore adeguato approfondimento istruttorio con riferimento alle eccezioni formulate dalle difesa del Comune di Foggia, soprattutto in ordine alla tempestività delle riserve sollevate dalla ditta in sede contrattuale. A questo proposito è stato nominato dal Tribunale un Consulente Tecnico d’Ufficio, nella fattispecie l’ingegner Carlo Paoletti. L’udienza per il giuramento e per la formulazione dei quesiti è stata fissata il prossimo 29 giugno. «L’ulteriore approfondimento disposto dalla dottoressa Maria Rosaria Sala è a nostro avviso un elemento che conferma la bontà dell’impianto difensivo dell’Amministrazione comunale – commenta il sindaco di Foggia, Franco Landella –. Un elemento particolarmente rilevante dopo le polemiche che hanno riguardato questa vicenda nei giorni scorsi».

«L’Ordinanza emessa oggi credo smentisca, al di là di quello che sarà l’esito finale del giudizio, i sospetti che erano stati avanzati sulla linearità dell’attività del Comune di Foggia e della sua Avvocatura – sottolinea l’assessore comunale al Legale e Contenzioso, Sergio Cangelli –. Quanto avvenuto, peraltro, evidenzia come non ci sia stato nessun “patto scellerato” stipulato contro l’Amministrazione comunale e la città di Foggia. Chi in queste ore ha allungato ombre gravissime, prefigurando addirittura l’ipotesi di un “patrocinio infedele” da parte di chi aveva ed ha il compito di difendere l’Ente, dovrebbe oggi avere il garbo di formulare le sue scuse – evidenzia Cangelli –. Abbiamo lavorato e continuiamo a lavorare per far valere le nostre ragioni in questa controversia, tutelando il diritto della città di Foggia a conoscere la verità su quanto avvenuto e gli interessi della nostra comunità in una controversia giudiziaria che, vale la pena ricordarlo, ha tenuto chiuso per otto lunghi anni il nostro teatro e che abbiamo interamente ereditato da chi ci ha preceduto al governo di Palazzo di Città. La stessa proposta di delibera a firma dell’ingegner Potito Belgioso, evocata in modo subdolo come la dimostrazione della poca serietà dell’Avvocatura comunale, è oggetto di ulteriori valutazioni proprio al fine di comprendere la fondatezza delle contestazioni che egli muove alle determinazioni del collaudatore, ingegner Francesco Rocco, da lui stesso incaricato – specifica l’assessore comunale al Legale e Contenzioso –. Trattandosi appunto della relazione di una figura “terza”, è opportuno e direi doveroso procedere a questa verifica. Attendiamo dunque con serenità l’esito del giudizio – conclude Cangelli – continuando ad avere la massima fiducia nella magistratura, nella profonda convinzione che il Comune di Foggia abbia manifestato e difeso nel migliore dei modi le sue ragioni».

Via libera della Giunta comunale alla manifestazione di interesse per la gestione degli impianti sportivi

La Giunta comunale, su proposta dell’assessore allo Sport, Sergio Cangelli, ha approvato la deliberazione con la quale individua una serie di impianti sportivi da affidare in gestione attraverso la formula della manifestazione di interesse. «Una decisione – spiega il sindaco di Foggia, Franco Landella – finalizzata a restituire decoro e piena fruibilità alle strutture sportive della città, troppo spesso consegnate ad una condizione di degrado. Un intervento che rappresenta in una qualche misura un’azione di riqualificazione urbana, perché restituire alla nostra comunità gli impianti sportivi significa anche rimettere in funzione poli di socializzazione, specie per le giovani generazioni». Gli impianti sportivi interessati dalla deliberazione della Giunta comunale sono i campi di calcetto di via San Severo (presso Unieuro), via Almirante, viale Manfredi-via Manfredonia, via Forcella (via San Severo), via Miranda; il campo da tennis di via Mandara; i campi di calcetto e tennis di via Einaudi (presso Eurospin); il campo di calcetto e di bocce di via Castelluccio (alle spalle dell’Istituto “Pacinotti”).

«Quella che abbiamo deciso di percorrere è una strada utile a creare un più stretto legame tra la componente associazionistica e la pubblica amministrazione – dichiara l’assessore Cangelli –. La manifestazione di interesse che abbiamo promosso sarà infatti rivolta in via preferenziale alle associazioni, alle società sportive dilettantistiche, agli Enti di promozione sportiva e alle federazioni sportive, dando vita ad una strategia di più ampia partecipazione da parte di chi si occupa della promozione dello sport nella nostra città. Nel contempo i nostri uffici stanno lavorando ad un censimento delle assegnazioni già esistenti ai fini di un’eventuale piena regolarizzazione, in modo da avere finalmente una “mappa” analitica degli impianti, con particolare riferimento al recupero di quelle che versano in uno stato di grave abbandono. Nelle more della ridefinizione puntuale del regolamento di gestione degli impianti sportivi questa formula può essere una prima ed efficace risposta ai bisogni della nostra comunità, anche in ragione del fatto che la gestione diretta delle strutture da parte dell’Amministrazione comunale comporta notevoli oneri per una adeguata manutenzione – aggiunge Cangelli –. Nel corso degli anni le risorse economiche disponibili per questa finalità sono sensibilmente diminuite, rendendo di fatto svantaggioso per il Comune gestire in modo diretto quegli impianti il cui ritorno economico è inferiore ai finanziamenti impegnati. Possiamo dire che da questo punto di vista la manifestazione di interesse che abbiamo disposto è una sorta di azione “pilota”, che abbiamo intenzione di replicare anche per gli altri impianti sportivi al momento non inclusi nella deliberazione approvata dalla Giunta comunale».

Sede dei nuovi archivi e dei nuovi uffici giudiziari, la Giunta comunale annulla la determina dirigenziale relativa al contratto tra Comune di Foggia e Coim Srl

La Giunta comunale ha approvato la delibera con la quale si annulla la determina dirigenziale avente ad oggetto la presa d’atto del verbale di gara relativo al procedimento di ricerca di mercato di immobili da destinare a sede degli uffici e degli archivi delle nuove strutture giudiziarie. La deliberazione dell’esecutivo di Palazzo di Città, dunque, interviene nuovamente sul contratto – già risolto con una precedente delibera – tra il Comune di Foggia e la società Coim Srl con riferimento alla nuova sede degli archivi e degli uffici giudiziari di piazza Padre Pio. La deliberazione della Giunta comunale ripercorre le tappe della vicenda, sulla quale tra l’altro è in atto un procedimento penale, individuando in particolare l’assenza di alcuni pareri fondamentali per la legittimità del contratto di fitto tra il Comune di Foggia e la Coim Srl per l’immobile di piazza Padre Pio, emersa nell’attività di ricognizione e di analisi effettuata dall’assessorato all’Avvocatura, Appalti e Contratti. «Era un dovere di trasparenza quello di compiere un approfondimento inerente gli atti amministrativi relativi al contratto tra Comune di Foggia e Coim Srl – commenta il sindaco Franco Landella –. Un iter nel quale abbiamo rilevato numerosi punti di illegittimità, che ci hanno portato dapprima a risolvere il contratto in attesa di acquisire i pareri mancanti ed oggi ad annullare la determina dirigenziale, di fatto chiudendo anche amministrativamente il percorso e predisponendo una nuova manifestazione di interesse per immobili da adibire a sede di uffici e archivi giudiziari, aperta ad enti pubblici e privati, venendo incontro così alla legittima richiesta, avanzata dalla Commissione Manutenzione del Tribunale di Foggia, di chiusura in tempi brevi della vicenda».

«L’esame del contratto di fitto per la sede dei nuovi archivi e dei nuovi uffici giudiziari ci ha permesso di riscontrare alcuni elementi che rendono, di fatto, nullo il contratto e che hanno come conseguenza diretta la decadenza dell’intero procedimento amministrativo. Nello specifico sono risultati assenti il nulla-osta dell’Agenzia del Demanio ed il parere dell’Ufficio Tecnico Erariale (oggi Agenzia del Territorio) sull’idoneità dello stabile. È risultato inoltre disatteso l’articolo 6 del D.L. 95 del 2012, in base al quale per i contratti di locazione passiva, aventi ad oggetto immobili ad uso istituzionale di proprietà di terzi, si applica la riduzione del 15% sul canone congruito dall’Agenzia del Demanio – spiega l’assessore all’Avvocatura, Appalti e Contratti, Sergio Cangelli –. A questo va poi aggiunta l’incompatibilità urbanistica dell’immobile oggetto del contratto con la sua finalità, circostanza emersa all’esito di un carteggio intercorso tra l’Amministrazione comunale e l’Agenzia del Demanio, quando il Servizio Urbanistica del Comune ha certificato come l’area sulla quale è stato realizzato l’immobile chiamato ad ospitare la sede nei nuovi archivi e dei nuovi uffici giudiziari, seppure destinata a servizi di pubblico interesse (Zona SP) consente la realizzazione di attrezzature di pubblico interesse locale, a differenza della Zona F, la quale consente l’edificazione di strutture pubbliche di interesse generale, come ad esempio installazioni militari e di pubblica sicurezza, carceri, cimiteri, Fiera, Tribunale e Palazzo di Giustizia. Dal che si desume in modo esplicito l’incompatibilità urbanistica della zona con la destinazione d’uso dello stabile nel quadro di regole descritto dal vigente Piano Regolatore Generale».

Secondo l’assessore comunale all’Avvocatura, Appalti e Contratti, dunque, «a prescindere dai pareri che possano essere resi dagli organismi pubblici sollecitati dall’Amministrazione Comunale, nonché dall’esito procedimento penale in corso, sono comunque emerse una serie di illegittimità connesse all’aggiudicazione, in capo alla Coim Srl., della manifestazione d’interesse. Si tratta di illegittimità che investono sia la valutazione dell’offerta tecnica presentata dalla ditta sia la valutazione dell’offerta economica – evidenzia Cangelli –. In relazione alla valutazione dell’offerta tecnica, la Commissione Giudicatrice, limitandosi a dichiarare la rispondenza dell’offerta con i requisiti tecnici previsti dal bando, non ha fornito alcuna motivazione in ordine alla idoneità dell’immobile all’uso, oltre che alla compatibilità urbanistica dello stesso, soprattutto in relazione al rispetto dei cosiddetti “standards”. Una verifica che sarebbe stata necessaria soprattutto in relazione alla contraddittorietà degli atti posti a base del rilascio dei permessi di costruire relativi all’immobile in questione, ed in particolare alla nota dello Sportello Unico delle Attività Produttive, a firma dell’ingegner Fernando Biagini, nonché del parere reso dal Sevizio Urbanistica. Con riferimento alla valutazione dell’offerta economica, invece, è emerso che l’Amministrazione Comunale, non avendo richiesto il parere di congruità del canone locatizio all’Agenzia del Demanio, ha fondato la propria valutazione esclusivamente sul parere fornito dall’Ufficio Lavori Pubblici del Comune, dunque nella persona dell’ingegner Biagini, il quale inizialmente aveva stimato congruo un canone annuale di 557mila 77 euro, salvo poi rettificare la propria valutazione in 773mila 430 euro».

«Il nostro obiettivo è stato sin dal primo momento quello di fare luce su un percorso amministrativo sul quale molte erano state sin dall’inizio le perplessità – specifica il primo cittadino – e nel contempo venire incontro alle esigenze dell’Amministrazione Giudiziaria, soprattutto alla luce del notevole disagio logistico determinato dall’accorpamento delle sedi giudiziarie. La predisposizione della nuova manifestazione di interesse, tuttavia, non poteva avvenire in assenza di una conclusione del precedente procedimento amministrativo. Da questo punto di vista – conclude il sindaco di Foggia – è opportuno sottolineare che all’Amministrazione comunale è recentemente pervenuta, da parte della Coim Srl, una richiesta di conciliazione alla quale il Comune di Foggia non ha inteso aderire neppure in forma parziale».

 

Questione “Gino Lisa”, il sindaco Landella commenta le parole del viceministro ai Trasporti Riccardo Nencini: «Ora sappiamo con certezza chi rema contro lo sviluppo del nostro aeroporto»

«Il viceministro dei Trasporti ci ha confermato che la Regione Puglia non ha ancora chiesto in modo ufficiale l’inserimento dell’aeroporto “Gino Lisa” tra gli scali di interesse nazionale. Evidentemente al presidente Nichi Vendola ed ai vertici del governo regionale il destino dello scalo aeroportuale della Capitanata non interessa, così come non interessano le ragioni espresse e rappresentate dagli amministratori del territorio». Così il sindaco di Foggia, Franco Landella, commenta le dichiarazioni del viceministro ai Trasporti, Riccardo Nencini, che stamani è stato ricevuto a Palazzo di Città per discutere delle numerose vertenze infrastrutturali di Foggia e, più in generale, della sua provincia.
Ad accogliere  il viceministro -in rappresentanza del sindaco Landella impegnato nel vertice a Roma con il ministro Alfano- l’assessore al Legale del Comune di Foggia, Sergio Cangelli, e l’assessore all’Ambiente, Francesco Morese, oltre al presidente della Camera di Commercio, Fabio Porreca, al vicepresidente di Confindustria Foggia, Nazario de Girolamo, ed al capogruppo del Psi in Consiglio comunale, Saverio Cassitti.
«Già in occasione dell’incontro che avemmo al ministero dei Trasporti nello scorso mese di settembre, in cui era presente anche il presidente della Camera di Commercio, Fabio Porreca – ha aggiunto ancora a commento Landella –, il viceministro ci disse di fare fronte unico con la Regione Puglia per inserire il nostro aeroporto tra gli scali di interessi nazionale, ma in via Capruzzi le ragioni della Capitanata vengono puntualmente inascoltate, anche a fronte di manifestazioni organizzate dai sindaci e dai rappresentanti degli enti economici. Oggi sappiamo con certezza chi impedisce lo sviluppo aeroportuale del nostro territorio».

«Abbiamo apprezzato – ha aggiunto Cangelli – l’impegno del viceministro dei Trasporti nei confronti della nostra città. Oltre alla questione dell’aeroporto, il rappresentante del Governo ha mostrato attenzione anche verso il terminal intermodale della stazione di Foggia, la costruzione del secondo casello autostradale, le aree dismesse da Ferrovie dello Stato e l’ammodernamento dell’Area di sviluppo industriale di Borgo Incoronata. La partita infrastrutturale è di fondamentale importanza per lo sviluppo del nostro territorio. Alle buone notizie derivanti dal raddoppio della linea ferroviaria Termoli-Lesina e sul potenziamento dell’Alta Capacità Napoli-Bari, dobbiamo purtroppo affiancare il disinteresse  della Regione Puglia per il futuro nostro aeroporto che, è bene ricordarlo, non sarebbe in competizione con Bari e Brindisi e che potrebbe essere uno scalo attivo come dimostra lo studio dell’Università “Bocconi” di Milano commissionato dalla Camera di Commercio. È stato, tra l’altro, lo stesso viceministro dei Trasporti – conclude l’assessore Cangelli – ad auspicare che la sinergia con la Regione Puglia possa essere rinsaldata, visto che sono proprio le Regioni ad indicare al ministero gli scali aeroportuali ritenuti strategici nei vari territori italiani».

Stadio “Pino Zaccheria”, accordo tra il Comune di Foggia e la ditta “Tucci”

«Ringrazio la ditta “Tucci” per la disponibilità al confronto manifestata e per la volontà di dialogare in modo risolutivo rispetto ad una vicenda che si trascina ormai a anni e che l’Amministrazione comunale è decisa a portare a soluzione. Essere riusciti ad assicurare il regolare svolgimento delle gare casalinghe per l’intera stagione calcistica è un risultato importante, che non era scontato e che è stato possibile ottenere solo grazie al senso di responsabilità dimostrato dalle parti». È il commento del sindaco di Foggia, Franco Landella, rispetto all’accordo raggiunto ieri tra il Comune e la ditta “Tucci”, con riferimento in particolare alle operazioni di montaggio e smontaggio della cancellata mobile dello stadio comunale. A rappresentare l’Ente di Palazzo di Città nel delicato confronto è stato l’assessore allo Sport con delega al Legale e Contenzioso, Sergio Cangelli, mentre a rappresentare le ragioni della ditta “Tucci” sono stati gli avvocati Riccardo Icilio Ariostino e Michelangelo Metta.

«La vicenda inerente il rapporto tra la ditta “Tucci” ed il Comune di Foggia è purtroppo un’altra delle eredità di cui la nuova Amministrazione comunale si sta facendo carico – spiega l’assessore Cangelli –. Le criticità di cui abbiamo discusso vengono da lontano e hanno rischiato di impedire il regolare svolgimento della gara odierna, oltre che la prosecuzione dell’intera stagione. Siamo riusciti tuttavia a concordare l’attivazione di un percorso finalizzato a “sanare” le pendenze pregresse, anche in ragione dell’utilità che le attività svolte dalla ditta “Tucci” hanno prodotto per il Comune». L’accordo tra le parti prevede infatti il pagamento delle fatture per le operazioni di montaggio e smontaggio della cancellata mobile ad oggi maturate e l’affidamento contrattuale – che sarà formalizzato già nella giornata  di lunedì – per l’intera stagione calcistica dell’incarico di montaggio e smontaggio della cancellata mobile alle medesime condizioni economiche, con copertura finanziaria integrale.

«Il Comune di Foggia ha manifestato la propria volontà di definire rapidamente il passaggio di proprietà dell’opera realizzata dalla ditta “Tucci” – annuncia l’assessore Cangelli –. Accanto a questo adempimento, inoltre, ci siamo impegnati formalmente a risolvere in via transattiva le restanti pendenze. Una strada che abbiamo deciso di percorrere nel rispetto reciproco dei ruoli e, soprattutto, sulla base di una rinnovata fiducia tra le parti. Voglio esprimere il mio grazie alla ditta per le parole di stima che ha inteso rivolgermi. Una stima che ricambio e che andrà onorata adesso con l’esperimento dei passaggi che ci siamo impegnati a compiere insieme – conclude il titolare delle deleghe allo Sport, al Legale ed al Contenzioso –. La comune volontà di garantire alla città l’apertura dello stadio “Zaccheria” costituisce la migliore spinta per affrontare e risolvere concretamente i problemi che in questi anni sono stati purtroppo sottovalutati e costantemente rinviati».

Successo per “Sport sotto le stelle” 2014: la soddisfazione del Comune di Foggia

L’assessore allo Sport del Comune di Foggia, Sergio Cangelli, esprime grande soddisfazione per l’esito della manifestazione “Sport sotto le stelle”, organizzata ieri dal Coni provinciale di Foggia nell’area dello stadio comunale “Pino Zaccheria”. Con il sindaco Franco Landella in trasferta a Roma per impegni istituzionali, l’assessore Cangelli, assieme al vicesindaco Francesco D’Emilio, ha rappresentato l’Amministrazione in un appuntamento di tutto prestigio per la divulgazione della cultura dello sport sul territorio. «La partecipazione di 35 federazioni in rappresentanza di altrettante discipline ma, soprattutto,  la grande risposta dei cittadini foggiani, che sono giunti in gran numero –nonostante il tempo minaccioso di pioggia- a visitare gli stand allestiti intorno e dentro allo stadio sono una doppia testimonianza – ha detto Cangelli -. Da un lato, della validità dell’impegno del Coni, del suo Delegato provinciale, prof. Domenico Di Molfetta, e di tutto il suo staff nelle strategie per comunicare al pubblico l’importanza dell’attività motoria per la crescita sociale della comunità e per il miglioramento della qualità della vita dei nostri concittadini. Dall’altro, della voglia dei Foggiani di praticare sport di qualità in impianti adatti: una istanza che il Comune deve rilevare e soddisfare per quanto di sua competenza. Per questo, l’Amministrazione ha avviato una proficua collaborazione con la Delegazione provinciale del Coni, sia in tema di impiantistica sportiva che di organizzazione di eventi.

La prima concreta opportunità di verificare i frutti di questa collaborazione è giunta proprio da “Sport sotto le stelle”. Il Comune ha dato tutta l’assistenza possibile all’ottima organizzazione del Coni e i risultati brillanti sono sotto gli occhi di tutti. Nel prossimo futuro, partirà una serie di iniziative istituzionali -come la costituzione della Consulta comunale dello Sport- che seguiranno il percorso avviato con l’appuntamento di ieri». Già dai primi giorni dopo l’insediamento della Giunta, l’Amministrazione guidata da Franco Landella sta elaborando le procedure necessarie per adeguare e rendere efficiente l’impiantistica sportiva di competenza comunale, con l’impiego delle risorse reperibili attraverso il project financing. Un orientamento che comporta anche il graduale affidamento della gestione di campi e palazzetti -attraverso regolari bandi di gara- alle società sportive. «In un periodo di carenza di risorse pubbliche e private», ha sottolineato il sindaco, «le società sportive devono accelerare la fase di modernizzazione del management, orientandosi con maggiore decisione anche alla dimensione imprenditoriale della propria gestione e della conduzione degli impianti. Una fase di passaggio certamente difficile che, però, troverà un adeguato sostegno nelle politiche comunali e nella qualificata azione di supporto del Coni».