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La Giunta comunale aderisce alla campagna “Senza corruzione riparte il futuro!”, promossa dall’associazione “Libera”, varando misure specifiche per la “trasparenza a costo zero” e adottando il “Codice etico per la buona politica”

La Giunta comunale, su proposta del sindaco Franco Landella, ha approvato la delibera con la quale l’Ente di Palazzo di Città aderisce alla campagna “Senza corruzione riparte il futuro!”, promossa dall’associazione “Libera”. Contestualmente l’esecutivo ha adottato anche il “Codice etico per la buona politica”.
«L’adesione alla campagna “Senza corruzione riparte il futuro!” era un impegno assunto in campagna elettorale, alla luce del sole – spiega il sindaco di Foggia –. Sono infatti convinto che, oggi più che mai, quanti sono impegnati in politica e nell’amministrazione della cosa pubblica debbano dare un segnale chiaro e tangibile che vada nella direzione della trasparenza e della legalità. La delibera approvata dalla Giunta comunale si inserisce in quel percorso che abbiamo messo in campo sin dal momento del nostro insediamento e che intendiamo proseguire in tutti gli ambiti della vita amministrativa».
Con l’adesione alla campagna “Senza corruzione riparte il futuro!”, l’Amministrazione comunale si impegna ad attuare la “trasparenza a costo zero”, con una serie di specifiche misure, in particolare l’anagrafe degli eletti, organizzando la relativa sottosezione di Amministrazione Trasparente in modo che sia completa, chiara e dettagliata, e dandole maggiore risalto con un link evidente nella home page del sito web istituzionale oltre che mediante altre forme di pubblicità istituzionale; a promuovere una maggiore trasparenza in materia economica pubblicando on line i bilanci dell’Ente con la massima trasparenza nel pieno rispetto del recente Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22.09.2014 afferente la “Definizione degli schemi e delle modalità per la pubblicazione su internet dei dati relativi alle entrate e alla spesa dei bilanci preventivi e consuntivi e dell’indicatore annuale di tempestività dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni”; a potenziare la trasparenza sulle società partecipate e su ogni altro ente controllato, organizzando la relativa sottosezione di Amministrazione Trasparente in modo che sia chiara e dettagliata, e dandole maggiore risalto con un link evidente nella home page del sito web istituzionale oltre che mediante altre forme di pubblicità istituzionale; a promuovere una tavola pubblica per la trasparenza, composta da istituzioni e società civile, al fine di monitorare il rispetto delle politiche previste nel piano anticorruzione e in quello della trasparenza, fino alla formale istituzione statutaria e relativa regolamentazione della “Consulta della Legalità”; costituzione dell’open data sui beni confiscati, mediante la messa on line dell’elenco dei beni confiscati e di dati specifici sugli stessi, organizzandoli in modo chiaro e intuitivo, dei bandi per le assegnazioni, e trasmissione delle necessarie informazioni alla “Agenzia Nazionale dei Beni sequestrati e confiscati alla mafia” al fine di creare una grande banca dati in capo all’Agenzia stessa che costantemente monitori e aggiorni la situazione dei beni confiscati in Italia.
«Un pacchetto di impegni importanti e qualificanti, che faranno del Comune di Foggia uno degli Enti locali più avanzati in tema di trasparenza. Un obiettivo peraltro già largamente conseguito, alla luce delle informazioni che è possibile recuperare sul portale dell’Amministrazione comunale per tutto ciò che riguarda provvedimenti e decisioni – sottolinea il primo cittadino –. Il Comune di Foggia è inoltre tra i primi Comuni italiani ad adottare il “Codice etico per la buona politica”, promosso da “Avviso Pubblico” e presentato con un nuovo testo nell’ottobre 2014. Una scelta assunta nella consapevolezza che anche grazie a queste iniziative, che definiscono uno stringente perimetro di doveri in materia di clientelismo, conflitto di interessi, trasparenza sugli interessi finanziari, contrasto agli sprechi, solo per fare alcuni esempi, è possibile riannodare il filo che lega amministratori e cittadini, eletti ed elettori, restituendo così fiducia nella politica. Un filo sempre più sul punto di spezzarsi».