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Valorizzazione della rete tratturale, il sindaco di Foggia, Franco Landella: «No a tentazioni accentratrici e dirigiste da parte della Regione Puglia»

«Pur avendo un grandissimo rispetto per i docenti ed i tecnici che si occuperanno della classificazione della rete tratturale della provincia di Foggia, considero la strada intrapresa dalla Regione Puglia un passo indietro rispetto alla necessità di un sempre maggiore coinvolgimento e di un sempre maggiore protagonismo dei Comuni nella definizione delle priorità di scelta e di intervento legate al recupero e alla valorizzazione di questo straordinario patrimonio del nostro territorio». È il commento del sindaco di Foggia, Franco Landella, alla convenzione firmata nei giorni scorsi da Regione Puglia ed Università degli Studi di Foggia con riferimento alla valorizzazione della rete tratturale.
«Lungi da me voler esprimere giudizi di valore su tecnici ed esperti in possesso di grandi capacità e di conoscenze assolutamente significative in questo campo o sulle dinamiche attraverso cui si è giunti alla loro indicazione – spiega il sindaco di Foggia –. Ciò che pongo all’attenzione degli attori coinvolti a vario titolo in questa vicenda è una riflessione di ordine politico-procedurale, proprio per l’importanza della questione».
«Se è infatti vero che la competenza sulla rete tratturale appartiene alla Regione Puglia lo è altrettanto che i Comuni non possono essere relegati al ruolo di spettatori nelle valutazioni che si andranno ad assumere – specifica il primo cittadino –. Lo dico innanzitutto perché proprio le Amministrazioni comunali su questo fronte hanno svolto un grande lavoro, culminato nella stragrande maggioranza dei casi con il varo per Piano comunale dei tratturi. Si tratta di documenti che contengono indicazioni preziose e che dovrebbero fare dei Comuni degli interlocutori decisivi per la Regione Puglia».
«La sensazione, invece, è che si voglia percorrere un’altra strada, imboccando una via che mortifica il confronto ed anche la sinergia interistituzionale a favore di una sorta di svolta dirigista che pone in capo alla Regione Puglia ogni scelta ed ogni decisione – sottolinea il sindaco di Foggia –. Credo che sia un errore, perché la funzione dei Comuni è assolutamente essenziale sia in questa fase che in quella più propriamente operativa. Da questo punto di vista condivido le perplessità espresse da Michele Pesante, che mi pare, anche in virtù della sua quasi decennale esperienza di dirigente dell’Ufficio Tratturi della Regione Puglia, abbia sollevato questioni per nulla strumentali o capziose, sottolineando in particolare la centralità della Capitanata nell’ambito della rete tratturale pugliese».
«Sono dunque profondamente convinto che vada scongiurata qualsiasi tentazione accentratrice in questa materia – conclude il primo cittadino –. Non per ragioni di ordine superficialmente campanilistico, ma per non disperdere e mortificare l’attività portata avanti dalle Amministrazioni comunali della provincia di Foggia, che al contrario rappresenta l’architrave su cui costruire il confronto sulle scelte strategiche da porre in essere nel futuro».

Liberati i locali del Salice Nuovo, Landella: «Scritta pagina di legalità per la città»

«Ieri l’Amministrazione comunale ha scritto una pagina di legalità per la città di Foggia. Ha affermato il principio di legalità senza dimenticare il valore del principio di solidarietà. La giornata di tensione legata allo sfratto esecutivo delle famiglie alloggiate nei locali del Salice Nuovo è stata purtroppo il tributo pagato per anni di sciatteria amministrativa, di disinteresse, di incapacità di intervenire con determinazione e risolutezza in una situazione che mostrava da tempo le sue criticità croniche». È il commento del sindaco di Foggia, Franco Landella, alla giornata di ieri, in cui è stato eseguito lo sfratto esecutivo delle famiglie alloggiate nei locali del Salice Nuovo.
«Lo stop al pagamento al pagamento dell’indennità di occupazione disposto dal Comune di Foggia ha permesso di liberare quei locali, ponendo fine ad una spesa considerevole e significativa messa a carico dell’Ente di Palazzo di Città per decenni per strutture in condizioni tutt’altro che idonee per ospitare quelle famiglie – afferma il sindaco di Foggia –. Oggi il Comune di Foggia ha operato per la prima volta uno screening dettagliato sulla situazione degli occupanti, dal quale è emerso chiaramente che solo una esegua minoranza, per la quale ci siamo immediatamente attivati nella ricerca di soluzioni alternative, risulta essere legittimata dall’Amministrazione comunale. Il resto degli occupanti, infatti, è in una condizione di abusivismo che abbiamo provveduto ad interrompere».
«È del tutto evidente che siamo in presenza di un’emergenza dai tratti assolutamente drammatici, per la quale voglio esprimere la mia piena solidarietà alle famiglie che stanno vivendo questa difficoltà – sottolinea il primo cittadino –. Per loro il Comune di Foggia, compatibilmente con i limiti di legge, determinati dall’adesione al “Decreto Salva Enti”, e le difficoltà di carattere finanziario, si sta impegnando senza sosta per individuare soluzioni: dalle abitazioni destinate ai custodi delle strutture sportive e scolastiche sino all’ala inutilizzata della scuola “Altamura” di via Petrucci. Si tratta chiaramente di opzioni emergenziali, che tuttavia dimostrano, a differenza del passato, la volontà di non lasciare sole queste famiglie».
«È inoltre opportuno dire senza giri di parole che questa vera e propria bomba sociale sul fronte dell’emergenza abitativa ha chiare e definite responsabilità politiche, che sono tutte in capo alla Regione Puglia, cui spetta il compito, attraverso l’Arca, di realizzare alloggi in edilizia economica e popolare e di sbloccare quei programmi urbanistici che prevedono la cessione al Comune di appartamenti da utilizzare proprio per alleviare la crescente tensione abitativa – evidenzia il sindaco di Foggia –. Da questo punto di vista è tempo che i rappresentanti del nostro territorio e della nostra città in seno alla Giunta regionale, indipendentemente dalle specifiche deleghe di competenza, dimostrino un’attenzione politica concreta per questa situazione. Il loro impegno risulta oggi un dovere al quale non possono venire meno».
«Desidero infine rivolgere un ringraziamento sincero alle Forze dell’Ordine ed al Corpo di Polizia Municipale per la gestione dell’ordine pubblico nei momenti concitati dell’esecuzione dello sfratto. Il mio non è un grazie retorico, ma un’attestazione pubblica di stima per la professionalità e la sensibilità dimostrate in un momento di estrema delicatezza – dichiara il sindaco di Foggia –. Così come il mio grazie va alle associazioni che in uno spirito di solidarietà reale hanno lasciato al Comune i locali delle “piastre” di via Candelaro, dandoci così la possibilità di utilizzarli per recuperare alloggi temporanei in questa fase. È un gesto di cui ho apprezzato il valore e che racconta bene la capacità solidaristica della nostra comunità».

“Housing sociale, appello del Comune di Foggia alla Regione Puglia per la firma degli Accordi di Programma

«Il nostro auspicio resta quello di una rapida e positiva conclusione del percorso legato alla realizzazione del progetto dell’housing sociale. Da questo punto di vista rivolgiamo un appello all’assessore regionale Angela Barbanente, affinché non posticipi all’insediamento del prossimo esecutivo della Puglia la firma degli Accordi di Programma. Rimandare la chiusura del procedimento significherebbe dilazionare i tempi della risposta che è possibile fornire all’emergenza abitativa, che, viceversa, possiamo e dobbiamo accelerare il più possibile». È il commento del sindaco di Foggia, Franco Landella, all’esito della riunione tenuta a Bari, alla presenza dell’assessore comunale all’Urbanistica, Antonio De Filippis, con l’assessore regionale con delega all’Assetto del Territorio, Angela Barbanente. «Solo pochi mesi fa il Consiglio comunale ha approvato a larghissima maggioranza la delibera con la quale mi è stato confermato il mandato a sottoscrivere gli Accordi di Programma relativi all’avvio del progetto dell’housing sociale – dichiara il sindaco di Foggia –. Un pronunciamento che ha consolidato l’iter che era stato avviato e che ha sancito la necessità di concludere rapidamente il procedimento amministrativo. Affinché gli obiettivi del progetto siano centrati, però, occorre che tutti gli attori in campo si muovano nella stessa direzione. In questo senso rivolgiamo un nuovo appello all’assessore Barbanente, che ha condiviso con noi, in una logica operativa di grande cooperazione, i passaggi che abbiamo esperito dal momento del nostro insediamento, perché non rinvii la firma degli Accordi di Programma a dopo l’elezione del nuovo Governatore della Puglia».

Il progetto di “housing sociale” prevede in tutto 27 Accordi di Programma distribuiti in 4 ambiti di applicazione, che garantiranno l’acquisizione di circa 800 alloggi al Comune di Foggia, di cui la metà sotto forma di cessione di aree edificabili e progettazione esecutiva da destinare all’emergenza abitativa. «Nel corso del vertice tenuto a Bari con l’assessore Barbanente sono state sollevate una serie di obiezioni di ordine tecnico che riteniamo siano state ampiamente superate – sottolinea l’assessore De Filippis –. Ricordo infatti che il progetto di housing sociale trova coerenza con gli altri strumenti urbanistici in atto ed in itinere, a partire dal Documento Programmatico Preliminare al Piano Urbanistico Generale e dalla sua conseguente attualizzazione. L’esito a cui siamo giunti dopo la pubblicazione del bando nel lontano 2008 è dunque il frutto di un lavoro di condivisione effettuato di concerto con la Regione Puglia, con l’Ance, con gli Ordini Professionali e le organizzazioni sindacali. Proprio al fine di rendere più efficace la progettualità, abbiamo provveduto a specificare che la realizzazione degli alloggi privati e quella degli alloggi da cedere al Comune dovranno muoversi parallelamente, senza disallineamenti che pongano l’Amministrazione comunale in una condizione di subalternità – precisa l’assessore comunale all’Urbanistica –. Allo stesso modo abbiamo scelto di vincolare ogni variante urbanistica all’effettivo inizio dei lavori, pena il ritorno delle aree alla tipizzazione precedente».

«Atteso che sulla questione si riscontra una completa unità di vedute anche con l’Ance e che proprio l’Amministrazione comunale ha provveduto a verificare la permanenza di un interesse a partecipare agli Accordi di Programma da parte dei privati che ne avevano fatto richiesta, è necessario premere sull’acceleratore per far entrare il progetto nella sua fase operativa – evidenzia De Filippis –. Siamo convinti che anche all’assessore Barbanente non sfuggirà l’importanza di intervenire con celerità in questa materia, anche in ragione delle proporzioni sempre più massicce e drammatiche che l’emergenza casa sta assumendo a Foggia».
«Consideriamo particolarmente positivo il lavoro condotto in questi mesi dal Comune di Foggia per concludere il percorso dell’housing sociale. Un’attività messa in campo attraverso uno spirito di collaborazione e sinergia tra l’Amministrazione comunale e l’Ance – aggiunge il presidente provinciale dell’Ance, Gerardo Biancofiore –. L’housing sociale rappresenta infatti da un lato un efficace strumento per fornire risposte concrete alla crescente emergenza abitativa e dall’altro un’occasione per rivitalizzare il settore dell’edilizia, dunque un importante pezzo della nostra economia che produce occupazione. Ora tocca alla Regione Puglia conferire formalità alla chiusura di questo iter, che ci auguriamo possa avvenire in tempi rapidi».

Aeroporto “Gino Lisa”, vertice in Regione tra il sindaco di Foggia, Franco Landella, il presidente della Camera di Commercio, Fabio Porreca, e gli assessori regionali al Bilancio e ai Trasporti, Leonardo Di Gioia e Giovanni Giannini

Vertice ieri mattina negli uffici della Regione Puglia tra il sindaco di Foggia, Franco Landella, il presidente della Camera di Commercio, Fabio Porreca, e gli assessori regionali al Bilancio e ai Trasporti, Leonardo Di Gioia e Giovanni Giannini. Al centro della riunione la vicenda inerente l’operatività dell’aeroporto “Gino Lisa”, con particolare riferimento alle richieste di documentazione formulate dalla Commissione Europea alla Regione Puglia al fine di verificare la compatibilità dell’investimento destinato all’allungamento della pista con le norme che disciplinano e regolano il regime dei cosiddetti “aiuti di Stato”.

Il primo cittadino e gli assessori regionali si sono confrontati sulla denuncia della parlamentare europea Barbara Matera, alla cui interrogazione la Commissione Europa aveva risposto, lo scorso 25 marzo, comunicando l’impossibilità di procedere ad una analisi approfondita del tema in ragione di una carenza documentale. Gli assessori Di Gioia e Giannini hanno rassicurato il sindaco di Foggia ed il presidente della Camera di Commercio, mostrando loto la fitta corrispondenza con gli uffici della Commissione Europea inerente anche i quesiti relativi al mese di dicembre e l’ultima risposta trasmessa alla Commissione, cui spetta adesso il pronunciamento sulla procedura e, dunque, sull’utilizzo dei 14 milioni di euro rivenienti dai fondi Fas e destinati all’allungamento della pista. Risposta alla quale la Regione Puglia ha allegato integralmente anche lo studio commissionato dalla Camera di Commercio all’Università Bocconi di Milano finalizzato a stimare il potenziale traffico passeggeri dello scalo della provincia di Foggia in regime di piena operatività.

In relazione agli adempimenti necessari al fine del riconoscimento dello status di “aeroporto di interesse nazionale” per il “Gino Lisa”, così come previsto dal Piano nazionale degli Aeroporti – che prevede nell’arco di un anno la presentazione del Piano Industriale per l’aeroporto, la dimostrazione della sua sostenibilità economica e finanziaria e/o l’assolvimento della cosiddetta funzione di “continuità territoriale” – si è ritenuto di aggiornare l’incontro al prossimo giovedì, in modo da discutere della questione alla presenza dell’Amministratore Unico della società “Aeroporti di Puglia”, Giuseppe Acierno. Un passaggio, quest’ultimo, previsto nel “cronoprogramma” di interventi discusso e condiviso dai componenti della “cabina di regia” istituzionale promossa ed insediata dal sindaco di Foggia.

Housing Sociale: Iter amministrativo in fase di conclusione

È in fase di conclusione l’iter procedurale dell’Housing Sociale del Comune di Foggia. È quanto emerso dalla riunione svolta mercoledì scorso a Bari, nella sede dell’assessorato all’Urbanistica della Regione Puglia, alla quale hanno partecipato l’assessore regionale alla Qualità del territorio, Angela Barbanente, il Comune di Foggia, rappresentato dal sindaco Franco Landella, dell’assessore al ramo Antonio De Filippis e dal dirigente di settore Vincenzo Lombardi, e l’Ance Foggia, con il suo presidente Gerardo Biancofiore.

L’Housing Sociale costituisce un programma integrato di intervento finalizzato ad affrontare l’emergenza abitativa, incrementando il patrimonio di edilizia residenziale attraverso la riqualificazione, il rinnovo urbano ed il completamento della città. Il programma prevede 27 accordi di programma distribuiti in 4 ambiti di applicazione, che garantiranno l’acquisizione di circa 800 alloggi al Comune di Foggia, di cui la metà sotto forma di cessione di aree edificabili e progettazione esecutiva da destinare all’emergenza abitativa.

«Assieme alla Regione Puglia e all’Ance, abbiamo condiviso le procedure di impostazione degli accordi di programma – spiega l’assessore all’Urbanistica del Comune di Foggia, Antonio De Filippis –, in una pianificazione partecipata ed inserita nella previsione del Piano Urbanistico Generale. L’assessore regionale Angela Barbanente ci ha assicurato che le procedure saranno terminate il prima possibile, anche se occorre la ratifica del Consiglio comunale che sull’argomento dovrebbe esprimersi in tempi brevi. Nel frattempo i tecnici della Regione Puglia e del Comune di Foggia – precisa De Filippis – sono a lavoro per definire gli atti propedeutici per la chiusura dell’iter. L’assessore Barbanente ha anche apprezzato la modalità di concertazione tra tutti gli attori interessati al documento, che negli ultimi tempi si sono riuniti a Bari non più singolarmente, ma in riunioni allargate a tutte le parti interessate, al fine di velocizzare tutte le procedure che nel recente passato hanno attraversato tempi lunghi».

La tipologia edilizia espressa dai singoli interventi è rappresentata da edifici multipiano con un numero di piani non superiore a cinque. Alcune delle proposte d’intervento localizzano al piano terra degli edifici, destinazioni non specificatamente residenziali ma connesse alla residenza, come negozi di prima necessità, servizi collettivi o studi professionali e la dotazione di aree destinate a spazi pubblici o riservati alle attività collettive, a verde pubblico ed a parcheggi prevista dal piano supera la dotazione minima inderogabile. «Siamo in un tornante storico – ha detto il presidente di Ance Foggia, Gerardo Biancofiore –. Dopo una riflessione aperta e partecipata tra Regione Puglia, Comune di Foggia e Ance, si è arrivati alla conclusione dell’iter e ad una rapida apertura dei cantieri».

«Sotto la spinta dell’emergenza abitativa, abbiamo accelerato i tempi di definizione dei programmi di Housing Sociale, il cui bando di gara è partito nel 2008 – fa sapere il sindaco di Foggia, Franco Landella, a margine della riunione svolta a Bari –. Gli accordi di programma in via di definizione, da un lato permetteranno all’Amministrazione comunale di fornire una risposta alle migliaia di persone in attesa di un alloggio, e dall’altro permetterà di rivitalizzare un settore, come quello dell’edilizia, che vive un periodo difficile e che storicamente rappresenta un pezzo importante dell’economia della città».

Manifestazione “pro-Gino Lisa”, Landella: «Occasione importante per sollecitare nuovamente alla Regione Puglia un’assunzione di responsabilità politica piena»

«Oggi la Capitanata ha rappresentato con forza e determinazione le ragioni del suo diritto allo sviluppo infrastrutturale. Abbiamo manifestato davanti alla sede del Consiglio regionale perché sul futuro dell’aeroporto “Gino Lisa” chiediamo alla Regione Puglia un’assunzione di responsabilità politica piena. Abbiamo manifestato non per soddisfare uno sterile desiderio di protesta, ma per sollecitare in modo operativo ed istituzionale il Governo regionale ad essere accanto alla provincia di Foggia in questa vertenza delicata e strategica». È il commento del sindaco di Foggia, Franco Landella, all’esito della mobilitazione tenuta questa mattina, assieme ad alcuni sindaci della provincia, ai vertici di Confindustria, Camera di Commercio, Confcommercio ed assieme all’associazione “Vola Gino Lisa”, dinanzi alla sede del Consiglio regionale, per rivendicare un ruolo attivo della Regione Puglia nella vertenza inerente la piena funzionalità dello scalo aeroportuale. «Voglio ringraziare tutti coloro i quali hanno scelto di essere al nostro fianco questa mattina. È stato particolarmente importante che a chiedere più attenzione ed un maggiore impegno istituzionale ci siano stati Fabio Porreca, Damiano Gelsomino e Gianni Rotice, ossia i vertici delle maggiori istituzioni ed associazioni economiche di Capitanata – dichiara il sindaco di Foggia –. La loro presenza ha dimostrato concretamente che il funzionamento del nostro aeroporto non è un capriccio, ma una condizione fondamentale per costruire lo sviluppo del territorio, soprattutto sul fronte turistico. Un grazie va anche ai sindaci ed ai rappresentanti dei Comuni di San Giovanni Rotondo, Stornara, Rignano Garganico, Manfredonia, Ordona, Zapponeta, Peschici e Monte Sant’Angelo, al consigliere regionale Giandiego Gatta, che hanno voluto essere protagonisti di questa mobilitazione, ed all’associazione “Vola Gino Lisa”, che con il suo impegno incessante ed appassionato ha tenuto alta l’attenzione su questa vertenza».

«Dispiace, invece, che le organizzazioni sindacali e molti amministratori abbiano deciso di non esserci. La loro partecipazione avrebbe reso più forti le nostre ragioni e avrebbe rafforzato il nostro saper fare fronte comune su questioni rilevanti come lo sviluppo infrastrutturale della nostra provincia – sottolinea il primo cittadino –. Considero molto negativa soprattutto l’assenza del neopresidente della Provincia, Francesco Miglio, al quale pure avevo sollecitato proprio dopo la sua elezione un impegno istituzionale intenso ed unitario su questo tema. Prendo invece atto che questa mattina egli ha scelto di occuparsi della definizione degli organigrammi di governo dell’Amministrazione provinciale e degli incarichi da assegnare invece che essere alla testa di un’iniziativa istituzionale la cui valenza è stata riconosciuta dagli stessi consiglieri regionali con i quali abbiamo avuto un cordiale incontro. Questione di priorità. Spero che dietro questa assenza non ci sia la volontà di assecondare la posizione politica di chi, come l’assessore Leonardo Di Gioia, siede nella Giunta regionale ed è suo alleato a Palazzo Dogana. La posizione di chi racconta una storia in Consiglio comunale e ne pratica un’altra a Bari. Se così fosse, ci troveremmo in presenza di una contraddizione grave, soprattutto per i suoi riflessi negativi sul nostro territorio. Oggi è stato importante essere a Bari e argomentare le motivazioni tecniche per le quali appare assurda l’esclusione del “Gino Lisa” dall’elenco degli scali di interesse nazionale ed inspiegabile il mancato rilascio della Valutazione di Impatto Ambientale propedeutica all’allungamento della pista – spiega il sindaco –. Ragioni che ci inducono a chiedere alla Regione Puglia di uscire dall’equivoco e dire, apertamente e chiaramente, se in questa partita intende essere un alleato o un avversario della Capitanata».

Subito dopo la manifestazione, infatti, una delegazione dei manifestanti e delle rappresentanze istituzionali ed economiche ha incontrato il presidente della Commissione Trasporti, Filippo Caracciolo, che ha accolto la richiesta di istituire un tavolo tecnico-politico con i Ministeri dell’Ambiente e delle Infrastrutture, gli Enti Locali e le rappresentanze economiche del territorio per affrontare le tante questioni ancora aperte, impegnandosi a portarla all’attenzione del governatore Vendola. «Ringrazio il presidente Caracciolo per la disponibilità all’ascolto ed al confronto, assieme ai consiglieri regionali Sergio Clemente e Giannicola De Leonardis, che hanno reso possibile questo incontro – evidenzia Landella –. Il ruolo della Regione Puglia non è affatto marginale, soprattutto per quel che riguarda il declassamento del “Gino Lisa”, che come è evidente rischia di incidere in modo negativo anche sulle iniziative che stanno muovendo i loro primi passi. Il Piano nazionale degli aeroporti, infatti, è un documento “estensivo”, dunque suscettibile di modifiche. Da questo punto di vista non è indifferente la posizione che la Regione Puglia deciderà di assumere in sede di discussione in Conferenza Stato-Regioni. Sebbene il governatore Vendola non abbia mai risposto alle mie ripetute richieste di incontro, affrontando quasi con malcelato fastidio questa vicenda – conclude il sindaco di Foggia –, sono fiducioso che ci sia ancora lo spazio ed il tempo per rimediare agli errori del recente passato, costruendo finalmente un sistema aeroportuale per davvero di respiro regionale».

Vertenza “Gino Lisa”, il Comune di Foggia scende al fianco delle associazioni in vista della manifestazione del 22 ottobre a Bari

«Foggia e la Capitanata esigono e meritano risposte circa la complessa e controversa vicenda relativa alla piena funzionalità dell’aeroporto “Gino Lisa”. Il territorio ha il diritto di sapere se in questa partita la Regione Puglia è un alleato della nostra provincia oppure se ha ormai vestito i panni dell’avversario ostile. Per queste ragioni abbiamo deciso di coordinare assieme al comitato “Vola Gino Lisa” una manifestazione pubblica per far sentire la voce di un territorio che sino ad oggi ha dovuto assistere a mortificazioni e continui rimpalli di responsabilità». Così il sindaco di Foggia, Franco Landella, annuncia la partecipazione dell’Amministrazione comunale alla manifestazione in programma mercoledì 22 ottobre, alle ore 11.00, dinanzi alla sede del Consiglio regionale della Puglia in via Capruzzi, a Bari. «Abbiamo accolto l’invito formulato delle associazioni che da tempo si battono per la difesa del “Gino Lisa” affinché si organizzasse una manifestazione comune. Abbiamo con loro deciso di scendere in piazza per chiedere alla Regione Puglia chiarimenti e risposte – spiega il primo cittadino del capoluogo dauno –. Negli ultimi mesi ho avanzato più volte al presidente Nichi Vendola una richiesta di incontro ufficiale per affrontare il tema del futuro dell’aeroporto della Capitanata e per sapere se la sua scarna e singolare missiva trasmessa al ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, per sollecitare l’inserimento del nostro aeroporto tra gli scali di interesse nazionale fosse stata sufficiente e se avesse avuto esito positivo o negativo. Non ho ricevuto però alcuna risposta. Circostanza che considero grave sul piano istituzionale e preoccupante perché, forse, tradisce una scarsa considerazione per Foggia e la sua provincia».

«Il mancato inserimento del “Gino Lisa” tra gli scali di interesse nazionale – fa sapere la presidente del comitato “Vola Gino Lisa”, Marialuisa d’Ippolito – potrebbe avere effetti negativi anche sulla procedura amministrativa, già stranamente lunga e tormentata, del rilascio del parere della Valutazione d’impatto ambientale da parte della competente Commissione del ministero dell’Ambiente, in relazione al progetto di allungamento della pista di volo. Il “Gino Lisa” sparisce dal piano aeroportuale nazionale, malgrado sia componente imprescindibile della rete aeroportuale pugliese, gestita, su concessione quarantennale dell’ENAC, da Aeroporti di Puglia, società controllata dalla Regione Puglia. Tale pericolosa connessione ci impone il dovere di scendere immediatamente in piazza per chiedere, ancora una volta, al presidente Nichi Vendola, alla Giunta e al Consiglio Regionale una diversa attenzione e una corretta pianificazione funzionale dello scalo aeroportuale foggiano da portare a tempi brevissimi all’attenzione degli Enti e delle Istituzioni competenti – dichiara la presidente dell’associazione “Vola Gino Lisa” – per i correttivi del caso, in coerenza sia con quanto già previsto nel precedente piano Passera, che vedeva lo scalo di Capitanata tra quelli d’interesse nazionale in virtù dei criteri stabiliti dall’Unione Europea con la presenza nella rete transeuropea di trasporto Ten-T, sia per dare riscontro alle intenzioni ripetutamente espresse nei comunicati stampa, purtroppo di nessun valore politico e procedurale».

«Mercoledì saremo in piazza con i rappresentati delle istituzioni, delle forze sociali, ed economiche del territorio per chiedere nuovamente un confronto, sereno e costruttivo, fino ad oggi costantemente negato in nome di una presunta responsabilità del territorio, definito troppo spesso impreparato e non collaborativo – spiegano Landella e d’Ippolito –. A fronte di un programma per la ripresa delle attività e lo sviluppo del “Gino Lisa”, riteniamo necessario ed urgente la trasmissione al Ministero dei Trasporti di un’istanza che contenga dati, numeri ed argomentazioni tecniche a sostegno del reinserimento dello scalo tra quelli d’interesse nazionale. Sarebbe auspicabile una chiara smentita circa la volontà regionale di circoscrivere il sistema aeroportuale pugliese ai soli scali di Bari e Brindisi per i voli civili e Grottaglie per quelli cargo, malgrado l’impegno assunto a suo tempo dalla società concessionaria per definire ed attuare “le strategie e le politiche commerciali più opportune per lo sviluppo di ciascun aeroporto, anche in relazione al bacino di traffico servito”. Siamo dunque costretti a percorrere la via della mobilitazione generale per sollecitare chi sino ad oggi poteva certamente fare di più». La partenza in pullman è prevista per il giorno 22 alle ore 9:00, dinanzi al piazzale dello stadio di Foggia.

Esclusione “Gino Lisa” dagli scali di interesse nazionale, il sindaco Landella: «Decisione grave, che penalizza e mortifica la Capitanata»

«Nonostante gli appelli, gli studi tecnici, gli incontri ed i confronti istituzionali, il governo nazionale ha mortificato il diritto della Capitanata all’ammodernamento ed al potenziamento delle sue infrastrutture e della sua rete di trasporti, nel colpevole disinteresse della Regione Puglia». Così il sindaco di Foggia, Franco Landella, denuncia il mancato inserimento dell’aeroporto “Gino Lisa” nella lista degli scali di interesse nazionale presentata dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi, che declassa la struttura foggiana ad aeroporto regionale.

«Avevamo chiesto al viceministro Riccardo Nencini, in un incontro svolto a Roma, lo scorso mese di luglio, al quale parteciparono anche il sottosegretario alle Riforme, on. Ivan Scalfarotto, ed il presidente della Camera di Commercio, Fabio Porreca, che l’aeroporto di Foggia potesse rientrare tra gli scali di interesse nazionale – spiega il primo cittadino del capoluogo dauno –, anche in considerazione dalla sua appartenenza al “Comprehensive Network” della rete “Ten-T”, approvata da Parlamento europeo, Commissione europea e Consiglio dei ministri europeo in via definitiva nel dicembre del 2013. Ma ciò evidentemente non è bastato, se la bozza visionata quel giorno ha confermato come aeroporti di interesse nazionale scali come Cuneo, Crotone, Comiso, Taranto, Salerno, Parma, aerostazioni che non hanno volumi di traffico storici rilevanti né collocati in aree con un potenziale di traffico, un numero residenti e flussi turistici superiori a quello di Foggia, né distanti da altri scali più di quanto Foggia lo sia da Bari. Guarda caso – nota il primo cittadino – l’aeroporto di Firenze, città natale del presidente del Consiglio Matteo Renzi, è stato invece promosso tra gli aeroporti strategici assieme a quello di Pisa, nonostante un volume di passeggeri di gran lunga inferiore rispetto ad altre località».

Il sindaco Landella, inoltre, ricorda che sul punto ha sollecitato più volte il governatore pugliese Nichi Vendola, affinché intervenisse in modo più deciso e consono nei confronti del ministero dei Trasporti «allo scopo di inserire anche il “Gino Lisa”, al pari di tutti gli altri aeroporti pugliesi, tra gli scali di interesse nazionale. Un iter che ci era stato prospettato in modo chiaro ed ufficiale dal viceministro Nencini e che il presidente della Regione ha inteso esperire trasmettendo poche righe inviate al ministro Lupi, affermando tra l’altro di aver saputo solo da organi di stampa di questa necessità. Fatto assolutamente grave per un presidente di Regione. Ma evidentemente – continua Landella – Foggia e la Capitanata non sono sufficientemente meritorie di attenzione da parte del presidente Nichi Vendola, che qualche settimana fa ha però trovato il tempo di giungere in città per “benedire” una iniziativa imprenditoriale privata che punta alla riattivazione dei voli (sperando forse di sfruttare questa vetrina in chiave propagandistico-elettorale), ma che non risolve il problema dell’allungamento della pista del nostro aeroporto, presupposto fondamentale per il funzionamento a pieno regime dello scalo della Capitanata, né della sua funzione nel sistema aeroportuale nazionale Mi sarei aspettato che la Regione Puglia, e soprattutto i rappresentanti della provincia di Foggia che siedono in Giunta a Bari, prestassero maggiore attenzione e dimostrassero un impegno concreto sul tema – accusa Landella –. Invece ci siamo scontrati con l’indifferenza di chi, evidentemente, considera il potenziamento infrastrutturale del nostro territorio una sorta di intralcio fastidioso; con chi crede che le istanze della Capitanata possano essere difese con poche righe scritte con fastidio ed inviate al Ministero per avanzare una richiesta così importante, che avrebbe meritato ben altro atteggiamento, tanto sul fronte politico quanto dal punto di vista delle argomentazioni tecniche. È un comportamento che mi indigna, come sindaco di Foggia e come cittadino della Capitanata».

«Faccio appello dunque al presidente della Camera di Commercio, Fabio Porrecca, a tutti i parlamentari foggiani e pugliesi ed ai rappresentanti del territorio alla Regione Puglia – prosegue il sindaco – al fine di intensificare in modo congiunta un’azione politica finalizzata alla revisione e alla modifica del piano nazionale degli aeroporti. Il “Gino Lisa” non può essere escluso da questa catalogazione, oltre che per gli argomenti già evidenziati, anche per alcuni elementi che il piano stesso richiama. Va ricordato che gli altri scali considerati di interesse nazionale, operano in larga parte grazie ai finanziamenti che Aeroporti di Puglia, società controllata al 99% dalla Regione Puglia, assegna a compagnie low cost straniere, come conferma il recente stanziamento di 85 milioni di euro a favore di Ryan Air per i prossimi 5 anni. Un sostegno finanziario che nel Piano nazionale del ministero è definito testuale “distorsione del mercato”. Per far sentire la nostra voce in modo ancora più forte credo che sia ormai indifferibile organizzare una grande manifestazione a Roma, difendendo il diritto al potenziamento infrastrutturale della Capitanata e della sua rete di trasporti. Come ho già detto in altre occasioni, non si tratta di una questione meramente campanilistica, ma di un tema centrale per lo sviluppo della provincia di Foggia e, più in generale, dell’intera Puglia, sia per quel che concerne il comparto turistico sia per ciò che riguarda il settore dell’agro-industriale».

Fiera di Foggia, l’appello del sindaco Franco Landella: «Occorrono interventi immediati ed urgenti per sanare le morosità e scongiurare la prospettiva della liquidazione»

«La condizione finanziaria e di bilancio in cui versa la Fiera di Foggia impone il massimo dell’attenzione e merita interventi immediati, innanzitutto da parte della Regione Puglia. La prospettiva di un default dell’Ente va allontanata con rapidità ed efficacia». È il commento del sindaco di Foggia, Franco Landella, alle notizie riguardanti le perdite da oltre 2 milioni di euro presenti nel bilancio della Fiera di Foggia.
«Si tratta di una situazione allarmante, che rischia di trascinare la nostra Fiera sull’orlo del baratro. Una prospettiva che il sistema istituzionale del territorio e la Regione Puglia hanno il dovere di allontanare senza indugiare ancora – dichiara il sindaco di Foggia –. Rilanciare la centralità dell’Ente Fiera significa innanzitutto sostenerlo sul piano finanziario, sanando le morosità pregresse. La Regione Puglia, ad esempio, può e deve saldare la sua quota, pari a circa 120mila euro. La stessa cosa devono fare gli altri soci. Non c’è tempo da perdere, anche per dare una risposta ai 17 dipendenti senza stipendio da quattro mesi e che legittimamente temono per la salvaguardia del loro posto di lavoro».
«È questa la prima emergenza di cui occorre occuparsi per evitare l’avvio della procedura di liquidazione. Senza un intervento sui conti dell’Ente, infatti, qualunque riflessione sulla funzione della nostra Fiera sarebbe inutile – sottolinea il primo cittadino –. Il mio auspicio è che tutti i soggetti coinvolti dimostrino con i fatti di avere a cuore le sorti di un Ente che deve rivestire un ruolo centrale nella dinamiche di crescita del capoluogo e dell’intera provincia. Un Ente che deve allargare i propri orizzonti, innovarsi e rinnovarsi in chiave moderna, sia pure senza smarrire la sua vocazione e la sua tradizione, che da sempre vede nella Fiera di Foggia punto di riferimento per le campionarie dedicate all’agricoltura non soltanto del Mezzogiorno d’Italia ma dell’intero Mediterraneo».
«Si tratta di un percorso per il quale sono necessarie sinergie e strategie mature. Fattori che purtroppo nell’ultimo periodo non sono stati messi in campo in modo adeguato – rileva Landella –. Il mio auspicio è che ciascuno faccia con senso di responsabilità la sua parte, soprattutto in presenza di questa drammatica e straordinaria difficoltà – conclude il sindaco –. Il Comune di Foggia non farà mancare il suo sostegno concreto, come spero facciano tutti coloro i quali intendono davvero fare dell’Ente Fiera uno strumento al servizio dello sviluppo del territorio».

Collegamenti aerei dall’aeroporto “Gino Lisa”, il commento del sindaco di Foggia, Franco Landella

«La riattivazione dei voli dall’aeroporto “Gino Lisa” non può che essere evidentemente una notizia che salutiamo positivamente. Mi sia consentito, tuttavia, attendere i risultati di questa iniziativa e conoscere nello specifico le caratteristiche imprenditoriali di chi si sta cimentando in quest’attività prima di poter esprimere un giudizio compiuto». È il commento del sindaco di Foggia, Franco Landella, alla presentazione dei nuovi collegamenti aerei promossi dalla società di brokeraggio “BlueWings” attraverso gli aeromobili della compagnia “Air Valleé”, come spiegato dall’Amministratore della società, Valerio Zifaro.

«Lo dico senza alcuna diffidenza preconcetta. Purtroppo, però, nel recente passato il nostro territorio è stato il teatro di iniziative opache e fallimentari – afferma il primo cittadino – che hanno ingiustamente veicolato un’immagine distorta e sbagliata della funzionalità del “Gino Lisa”, in più di un’occasione, proprio sulla base di questi deludenti risultati, strumentalmente dipinto come un aeroporto senza futuro e senza prospettive».
«Inoltre, e voglio sottolinearlo con forza, ciò che è stato presentato oggi non sposta di una virgola i temi intorno ai quali stiamo discutendo ormai da mesi e rispetto ai quali continueremo a batterci e a mantenere alta la guardia: dalla procedura per il rilascio della Valutazione di Impatto Ambientale propedeutica all’allungamento della pista, sino all’inserimento del nostro scalo tra gli aeroporti di interesse nazionale – sottolinea Landella –. Tutte questioni che restano sul tappeto e necessitano di risposte concrete, anche con riferimento all’impegno istituzionale e politico della Regione Puglia – conclude il sindaco di Foggia –. L’ammodernamento infrastrutturale del “Gino Lisa” resta il fattore strategico e fondamentale per mettere il nostro aeroporto nella condizione di esprimere appieno tutte le sue potenzialità, che evidentemente non potranno essere misurate né valutate sulla base del traffico passeggeri che l’offerta presentata questa mattina farà registrare».