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“Orbitale”, il Consiglio di Stato rigetta il ricorso della Taddei SpA

«La sentenza emessa dal Consiglio di Stato nella giornata di ieri chiude in modo definitivo il lungo strascico giudiziario legato all’appalto per la realizzazione della cosiddetta “Orbitale”. Abbiamo atteso con serenità questo pronunciamento, restando ancorati al principio di responsabilità che abbiamo messo in campo fin dall’inizio nell’interesse della comunità e della tutela di un’opera di strategica importanza non solo per Foggia ma per l’intera Capitanata». È il commento del sindaco di Foggia, Franco Landella, alla sentenza con la quale il Consiglio di Stato ha rigettato il ricorso presentato dalla Taddei SpA nei confronti dell’ATI composta dalla Favellato SpA e dalla Grz Costruzioni Srl aggiudicataria dell’appalto per la realizzazione della cosiddetta “Orbitale”.
I magistrati amministrativi hanno respinto il ricorso della Taddei SpA in virtù della sua condizione societaria. Trattandosi di una società in concordato preventivo, infatti, la ricorrente non è in possesso dei requisiti utili ad impugnare l’affidamento. Sulla validità dell’intero procedimento di assegnazione dell’appalto, dunque, il Consiglio di Stato non ha avanzato alcuna obiezione né rilievo, anche con riferimento ai diversi profili sollevati.
«Questa sentenza conferma la linearità dell’operato dell’Amministrazione comunale, sia sul piano della condotta politica sia dal punto di vista tecnico-amministrativo. Una linearità che, peraltro, era stata già accreditata dalla Regione Puglia con il trasferimento di 1 milione 500mila euro quale quota di anticipazione del 5% relativa al finanziamento complessivo del progetto, avvenuto nel dicembre scorso – dichiara l’assessore ai Contratti e agli Appalti, Sergio Cangelli –. Un atto che certificò la bontà dell’affidamento definitivo, operato proprio al fine di mettere in sicurezza il finanziamento. L’esito giudiziario della controversia, che abbiamo aspettato con rispetto, fa quindi giustizia delle numerose richieste che ci sono state avanzate negli ultimi mesi affinché il Comune revocasse in autotutela l’assegnazione dell’appalto. Se avessimo ascoltato le sirene di chi ci chiedeva di muoverci in questa direzione, avremmo rischiato di compromettere l’erogazione del finanziamento e l’intera procedura di affidamento».
«Proprio sulla base del primo pronunciamento del Tar Puglia, il Comune di Foggia era stato autorizzato a mettere in campo tutte le attività propedeutiche alla stipula del contratto – spiega Potito Belgioioso, già dirigente del Servizio Lavori Pubblici del Comune di Foggia – a partire dall’acquisizione dei pareri e conseguente approvazione del progetto, attività che sono state eseguite e che consentono ora di procedere con rapidità proprio alla stipula del contratto e al successivo inizio del lavori».
«La vicenda della cosiddetta “Orbitale” è paradigmatica della necessità di abbandonare la vecchia e logora logica dei sospetti intorno a questioni di così grande delicatezza e rilevanza per la collettività – sottolinea il sindaco Landella –. Non demonizzo lo scambio di opinioni e la diversità di vedute, che sono un fattore positivo nel dibattito politico-amministrativo. Tuttavia in questa circostanza abbiamo ascoltato e letto dichiarazioni che sono andate ben oltre i legittimi dubbi di ordine procedurale. Una dinamica che ha spinto troppi ad improvvisarsi esperti della materia, ad evocare ombre ed invocare l’adozione di provvedimenti che, come dimostra proprio la sentenza del Consiglio di Stato, avrebbero, questi sì, arrecato un danno alla comunità, ritardando e probabilmente pregiudicando la stessa realizzazione dell’opera. Ho la sensazione che per ragioni di polemica politica molti degli attori del dibattito pubblico sul tema abbiano volutamente ignorato aspetti che pure avevano un peso per nulla irrilevante».
«Sono fiducioso che questo esito giudiziario trasferisca a tutti i protagonisti della vita politica e amministrativa della città la necessità di avere un approccio più sereno, anche nella fisiologica dialettica tra maggioranza e minoranza – conclude il primo cittadino –. Su temi come questi, infatti, occorre orientare le forze e l’impegno di ciascuno verso il raggiungimento degli obiettivi strategici. Questa sentenza non è una bella notizia per l’Amministrazione comunale in carica o per la nostra parte politica, ma per Foggia e per l’intera Capitanata».

“Orbitale”, l’assessore comunale agli Appalti ed ai Contratti, Sergio Cangelli, replica alle dichiarazioni del consigliere comunale Augusto Marasco

«Stupisce che un consigliere che ha ricoperto importanti incarichi amministrativi confonda la polemica politica con i fatti. Comprendo le ragioni della politica, un po’ meno il tentativo di raccontare una storia diversa da quella che gli stessi pronunciamenti della magistratura hanno stabilito, sia pure all’interno di orientamenti di segno diverso». È la replica dell’assessore comunale agli Appalti ed ai Contratti, Sergio Cangelli, alle dichiarazioni rilasciate dal consigliere comunale Augusto Marasco, con riferimento all’Ordinanza emessa dal Consiglio di Stato sulla vicenda legata all’affidamento dei lavori per la realizzazione della cosiddetta “Orbitale”.
«Trovo singolare che il consigliere Marasco ignori che le attività propedeutiche alla stipula del contratto, a partire dalla redazione e dall’approvazione del progetto e dall’acquisizione dei pareri, hanno nel Comune non uno spettatore ma un attore protagonista – spiega Cangelli –. È l’Amministrazione comunale infatti a convocare le Conferenze di Servizi, dunque esercita una funzione direi fondamentale, che proprio l’Ordinanza del Consiglio di Stato ha disposto debba proseguire in attesa del giudizio di merito del prossimo 4 febbraio 2016».
«La verità, che il consigliere Marasco omette in modo consapevole, è che per oltre un anno l’Amministrazione comunale che ci ha preceduto è stata completamente assente rispetto a questa vicenda, rallentando una tempistica che, viceversa, si sarebbe potuto accelerare – sottolinea l’assessore comunale agli Appalti ed ai Contratti –. È questa l’inadeguatezza che dovrebbe essere censurata, se solo ci fosse un minimo di onestà intellettuale nell’affrontare le questioni. Allo stesso modo va ribadito che la richiesta di adottare provvedimenti in autotutela, avanzata dal consigliere Marasco, non poteva essere accolta proprio perché banalmente avrebbe reso ancor più ingarbugliato un quadro che si presenta proprio alla luce dell’Ordinanza del Consiglio di Stato estremamente complesso, con un ulteriore allungamento dei tempi – evidenzia Cangelli –. Non può sfuggire, infatti, che la sentenza del Tar Puglia ha specificato in modo abbastanza chiaro la condizione societaria della ricorrente, salvo ovviamente valutazione diversa in sede di giudizio di merito da parte del Consiglio di Stato».
«Da questo punto di vista, confermo nuovamente che continuiamo ad essere sereni rispetto al giudizio di merito, qualunque possa essere l’esito dello stesso – conclude l’assessore agli Appalti ed ai Contratti – proprio nella convinzione di aver operato salvaguardando gli interessi collettivi e non aderendo ad appelli e richieste, evidentemente strumentali, dalle conseguenze ancor più negative per la realizzazione dell’opera».

Orbitale”, il commento del sindaco di Foggia, Franco Landella, e dell’assessore agli Appalti ed ai Contratti, Sergio Cangelli, all’Ordinanza della V Sezione del Consiglio di Stato

«L’Ordinanza con la quale la V Sezione del Consiglio di Stato ha sospeso l’efficacia della sentenza con cui il Tar Puglia aveva giudicato improcedibile il ricorso presentato dalla ditta “Taddei SpA” con riferimento all’affidamento dei lavori per la realizzazione della cosiddetta “Orbitale”, rinviando ogni decisione al giudizio di merito, conferma la complessità di una vicenda rispetto alla quale opportunamente l’Amministrazione comunale ha atteso ed attende con serenità il pronunciamento della magistratura, evitando di adottare provvedimenti in autotutela che avrebbero reso, paradossalmente, ancor più complicato il quadro della situazione». È il commento del sindaco di Foggia, Franco Landella, all’Ordinanza della V Sezione del Consiglio di Stato, attraverso la quale è stata disposta la sospensione della stipula del contratto tra il Comune di Foggia e l’ATI aggiudicataria dell’appalto composta dalla “Favellato SpA” e dalla “Grz Costruzioni Srl”.
«Così come abbiamo affermato sin dall’inizio di questa controversia tra le ditte partecipanti alla gara per l’affidamento dell’appalto per la realizzazione dell’Orbitale, il Comune di Foggia attende con serenità l’esito del giudizio di merito, la cui udienza è stata fissata il prossimo 4 febbraio 2016 – spiega l’assessore comunale ai Contratti e agli Appalti, Sergio Cangelli –. Sarà infatti il giudizio di merito a dissipare i dubbi e a definire compiutamente la questione, anche con riferimento al possesso dei requisiti da parte della ditta risultata aggiudicataria».
«Da questo punto di vista, va sottolineato come il Consiglio di Stato accanto alla sospensione della stipula del contratto ha comunque permesso all’Amministrazione comunale di procedere a quelle attività preliminari, come l’acquisizione dei pareri necessari e l’approvazione del progetto definitivo, nell’attesa della trattazione del merito della causa – sottolinea l’assessore comunale ai Contratti e agli Appalti –. Siamo dunque di fronte ad una situazione con ogni evidenza più complessa della semplificazione che pure si è provato a descrivere nei mesi scorsi per ragioni di polemica politica. Il che rafforza il nostro convincimento circa la scelta di evitare di adottare provvedimenti in autotutela rispetto all’aggiudicazione dell’appalto, lasciando che fosse la giustizia amministrativa a fare chiarezza».
«Ora attendiamo dunque che il 4 febbraio prossimo si discuta del merito della controversia. Nel frattempo, così come riconosciuto dal Consiglio di Stato, gli uffici proseguiranno nelle attività tecniche (autorizzazioni, pareri, ecc.) propedeutiche alla stipula del contratto – conclude Sergio Cangelli –. Peraltro, si tratta di una tempistica necessaria all’erogazione del finanziamento, da parte della Regione Puglia, finalizzato alla concreta realizzazione di un’opera così strategica ed importante per Foggia e per la Capitanata».

Il TAR Puglia respinge il ricorso contro il Comune di Foggia e l’ATI aggiudicataria del bando per la costruzione dell’orbitale

«I giudici del Tribunale Amministrativo Regionale della Puglia hanno sancito che l’Amministrazione comunale di Foggia non ha commesso nessuna irregolarità nell’aggiudicazione della gara per la costruzione dell’orbitale, confermando la validità del procedimento amministrativo adottato dal Comune». Il sindaco di Foggia, Franco Landella, commenta così la sentenza del TAR Puglia sul ricorso presentato dalla Taddei SpA, contro il Comune di Foggia e l’ATI aggiudicataria dell’appalto, composta dalla Favellato SpA e dalla Grz Costruzioni Srl, per la realizzazione del collegamento veicolare tra i due caselli autostradali di Foggia Nord e Candela e quello in costruzione di Foggia Sud-Incoronata. I giudici amministrativi hanno infatti definito nella sentenza “irricevibile” sia il ricorso principale sia quello incidentale, sulla base di una formale “perdita di requisiti di ordine generale” da parte della Taddei SpA, determinata dal suo essere in una condizione di concordato preventivo.

«Ancora una volta il TAR Puglia si è incaricato di smentire chi è ormai abituato a vedere spettri e opacità dietro ogni atto amministrativo – spiega il primo cittadino del capoluogo dauno –. La sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale, dunque, conferma la validità del procedimento amministrativo, al quale sarà impressa ora rapidamente una netta accelerazione dopo il rallentamento determinato dal ricorso, e chiarisce che questa Amministrazione comunale ed i dirigenti che si sono occupati della questione non sono caduti in nessun inganno, né si sono resi responsabili di comportamenti scorretti. Sarebbe buona cosa, dunque, se i rappresentanti istituzionali che hanno gridato all’irregolarità facessero pubblica ammenda. I giudici amministrativi hanno quindi confermato ciò che avevamo già detto in altre occasioni; se avessimo revocato in autotutela l’affidamento dell’intervento infrastrutturale, non solo avremmo ingenerato nuove aspettative che avrebbero complicato il quadro della situazione anziché renderlo più chiaro, ma avremmo anche corso il rischio di consegnare l’opera ad una società attualmente in concordato preventivo, come confermato dal TAR».

«Oggi più che mai – sottolinea ancora il sindaco di Foggia –, posso affermare che l’unico interesse mio e dell’esecutivo di Palazzo di Città è quello di procedere speditamente alla realizzazione di una infrastruttura fondamentale per lo sviluppo della nostra città, scongiurando il rischio di perdere i 30 milioni di euro stanziati dal Cipe. Dopo questa sentenza – conclude Franco Landella – mi auguro che le energie consumate da chi è abituato ad alimentare il chiacchiericcio fine a se stesso ed un clima di sospetti, possano essere utilizzate per il bene della città, che ha bisogno del contributo di tutti per essere risollevata dalle varie emergenze in cui era sprofondata».