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Aeroporto “Gino Lisa”, la Commissione europea denuncia ancora una carenza documentale per l’esame della compatibilità del finanziamento destinato all’allungamento della pista con delle norme che disciplinano e regolano il regime dei cosiddetti “aiuti di Stato”

«La “Cabina di regia” istituzionale dedicata al tema della piena operatività dell’aeroporto “Gino Lisa”, così come annunciato nelle scorse settimane, sta proseguendo il suo lavoro. Purtroppo, però, le notizie che giungono dal Parlamento europeo non sono positive e ci spingono, sia pure nel rispetto dell’atteggiamento teso a sottrarre questa questione alla speculazione politica, a reiterare il nostro appello alla collaborazione interistituzionale, in assenza della quale ogni sforzo risulterà essere vano». È il commento del sindaco di Foggia, Franco Landella, alle notizie comunicate dal parlamentare europeo, On. Barbara Matera, circa l’interrogazione presentata per conoscere «lo stato del dialogo tra Commissione europea e autorità italiane competenti in merito agli stanziamenti destinati all’aeroporto “Gino Lisa” di Foggia».

«In risposta ad una mia precedente interrogazione, finalizzata a chiarire lo stato della situazione relativa ai finanziamenti stanziati a beneficio dell’aeroporto “Gino Lisa”, la Commissione europea comunicava che le autorità italiane non avevano ancora provveduto a fornire tutte le risposte necessarie a stabilire la compatibilità delle misure d’aiuto notificate dall’Italia con la normativa europea vigente in materia di aiuti di Stato – spiega l’europarlamentare Matera –. Nello specifico, l’esecutivo dell’Unione Europea denunciava la mancata ricezione di un riscontro a una lettera, datata 3 settembre 2014, in cui lo stesso elencava una serie di informazioni mancanti, fondamentali per l’elaborazione di un giudizio definitivo in merito alla questione. Da questo punto di vista, ho ritenuto opportuno formulare una nuova interrogazione, al fine di comprendere se la Commissione europea avesse ricevuto riscontro da parte della autorità italiane e se, in caso di risposta affermativa, le stesse fossero state esaustive nel fornire i necessari chiarimenti. Lo scorso 25 marzo la Commissione europea, nella risposta fornitami da Margrethe Vestager, ha spiegato come, non avendo ricevuto alcuna risposta entro il termine fissato, nel dicembre 2014 i servizi della Commissione hanno inviato un sollecito alle autorità italiane al fine di ricevere le informazioni necessarie all’istruzione di questo caso – riferisce l’On. Barbara Matera –. A questo sollecito le autorità italiane hanno risposto con lettera del 12 gennaio 2015, ma in base alla valutazione preliminare condotta dai servizi della Commissione, gli elementi forniti continuano ad essere insufficienti per permettere un’analisi completa del caso e le autorità italiane sono state informate al riguardo. È di tutta evidenza che siamo in presenza di una situazione in cui risultano essere carenti elementi documentali che, viceversa, appaiono decisivi per comprendere se le risorse economiche erogate a favore dell’allungamento della pista del “Gino Lisa” configurino o meno una violazione delle norme che disciplinano e regolano il regime dei cosiddetti “aiuti di Stato”».

«Voglio ringraziare l’On. Barbara Matera per la passione e la puntualità con le quali sta seguendo questa vicenda, interpretando nel migliore dei modi il senso dell’iniziativa cui abbiamo dato vita superando le appartenenze politiche di ciascuno degli attori coinvolti – commenta il sindaco di Foggia, coordinatore della “Cabina di regia” istituzionale –. Le notizie che l’europarlamentare consegna alla nostra comunità ci descrivono ancora una volta un quadro di profonda incertezza, che ha come principale interlocutore la Regione Puglia, ossia l’istituzione che avrebbe dovuto fornire alla Commissione europea i necessari chiarimenti in materia. È dunque necessario che il Governatore Vendola e l’assessore regionale al Bilancio, Leonardo Di Gioia, che della “Cabina di regia” istituzionale fa parte a pieno titolo, spieghino in modo dettagliato i motivi di questa carenza documentale e, nel contempo, si attivino rapidamente per riparare ad un vulnus che rischia di compromettere gli investimenti che interessano l’aeroporto della provincia di Foggia. In quest’ottica sarà mia cura sollecitare personalmente l’assessore Di Gioia a chiarire i termini della questione – annuncia il primo cittadino – ed invitarlo a fornire celermente gli elementi di cui la Commissione Europea ha bisogno per pronunciarsi compiutamente, situazione di cui la Regione Puglia, così come riferito da Margrethe Vestager, è stata informata».
Sul punto, inoltre, l’On. Matera ha comunicato al sindaco di Foggia la sua volontà di presentare una nuova interrogazione finalizzata a conoscere nel dettaglio quali siano i documenti non ancora trasmessi alla Commissione europea.

«Presenterò la nuova interrogazione nelle prossime ore – dichiara l’europarlamentare – perché occorre conoscere in modo approfondito tutti gli aspetti di questa intricata e confusa vicenda, a cominciare da quale sia sul piano tecnico la carenza di informazioni. È un dovere che avverto come rappresentate del territorio di Capitanata ma anche nella mia veste di componente della “Cabina di regia” istituzionale promossa e insediata dal sindaco di Foggia».