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Edilizia residenziale pubblica sovvenzionata, approvata la realizzazione di 8 alloggi popolari

«Voglio ringraziare i consiglieri comunali, di minoranza e di maggioranza, per la sintonia con la quale hanno dato il via libera all’intervento urbanistico che permetterà la realizzazione di 8 abitazioni da destinare ai cittadini presenti nelle graduatorie per l’assegnazione di alloggi popolari. È un esempio di concordia e di capacità di muoversi all’unisono su emergenze a cui la politica deve attribuire carattere di priorità». È il commento del sindaco di Foggia, Franco Landella, al voto unanime con il quale l’Assemblea consiliare ha approvato ieri ha approvato l’intervento di edilizia residenziale pubblica per la realizzazione di 8 alloggi in via Confalonieri.
«Si tratta, evidentemente, di una piccola risposta rispetto alle dimensioni dell’emergenza abitativa vissuta dalla nostra città – spiega il sindaco di Foggia –. E tuttavia quello approvato ieri è un segnale importante, soprattutto per la dimostrazione plastica della capacità del Consiglio comunale di non dividersi su temi importanti come questo».
Gli 8 alloggi popolari saranno realizzati dall’Arca Puglia (ex Iacp), con un investimento economico di circa 1 milione di euro, attraverso la variante urbanistica che il Comune di Foggia disporrà per l’area interessata dall’intervento edilizio, in precedenza non in possesso di una destinazione di tipo residenziale.
«Questi alloggi saranno esclusivamente destinati a quelle famiglie presenti regolarmente nelle graduatorie comunali, rispettando dunque tutte le regole che disciplinano l’assegnazione di case popolari – sottolinea l’assessore con delega all’Urbanistica, Francesco D’Emilio –. Un intervento, al di là delle sue dimensioni, di cui il Consiglio comunale ha opportunamente recepito la valenza e l’importanza, esprimendo un voto unanime che scrive una pagine di buona politica nell’interesse di Foggia».
«L’emergenza abitativa in città, che ormai ha raggiunto livelli estremamente preoccupanti, ha bisogno di risposte più ampie e risolutive rispetto a quella, sia pure importante, che il Consiglio comunale ha fornito attraverso l’approvazione di questo intervento – evidenzia il primo cittadino –. Mi riferisco al progetto del cosiddetto housing sociale, ma anche allo svincolo dei finanziamenti destinati ai Pirp di ambito “A” e “B”, in modo da poter dare immediata esecuzione ai lavori per la realizzazione di alloggi di edilizia economica e popolare da destinare alle famiglie disagiate. Da questo punto di vista rivolgo un appello al Governatore, Michele Emiliano, affinché la Regione Puglia affronti con serietà questo dramma vissuto dalla città di Foggia, in modo migliore rispetto a quanto fatto nel passato. L’Amministrazione comunale non può più continuare a fronteggiare da sola questa emergenza – conclude il sindaco di Foggia – anche per gli stringenti vincoli imposti dall’adesione del Comune al “Decreto Salva Enti”, che non permettono più di sostenere il peso dei fitti passivi. L’unico strumento in nostro possesso restano dunque i contributi al canone locativo, evidentemente insufficiente ed inadeguato in assenza di una piena assunzione di responsabilità politica da parte del Governo regionale».

Emergenza abitativa, vertice tra l’assessore comunale Antonio De Filippis, il Commissario straordinario ed il Coordinatore generale della sede di Foggia dell’Arca, Donato Cafagna ed Antonio di Stefano

Dar vita ad una strategia operativa di coordinamento e stretta collaborazione tra il Comune di Foggia e l’Arca (Agenzia regionale per la casa e l’abitare) per affrontare in modo efficace il tema dell’emergenza abitativa nel capoluogo dauno. È l’obiettivo intorno al quale l’assessore comunale con delega all’Urbanistica e all’Emergenza Abitativa, Antonio De Filippis, il Commissario straordinario ed il Coordinatore generale della sede di Foggia dell’Arca, Donato Cafagna ed Antonio di Stefano, si sono confrontati ieri al fine di attivare una cooperazione utile a mettere in campo tutti gli strumenti finalizzati a dare risposte concrete su questo fronte e, insieme, a contenere e combattere i fenomeni degenerativi che su questo terreno si manifestano, a cominciare dalle occupazioni abusive. «Abbiamo avvertito la necessità di promuovere questo tavolo di lavoro nella consapevolezza che l’emergenza abitativa a Foggia assume ogni giorno di più i contorni di un vero e proprio dramma, anche in ragione della crescente crisi economica – spiega l’assessore De Filippis –. Sappiamo che le risorse economiche di cui dispongono i Comuni su questo fronte sono sempre più esigue, e che in questo senso appare decisivo costruire percorsi in cui l’Ente regionale deputato alla realizzazione di edilizia economica e popolare possa offrirci un sostegno concreto, sia nel campo nelle progettualità future sia dal punto di vista dell’esecuzione di quelle esistenti».

Lunga ed articolata la riflessione sviluppata proprio attorno alle possibilità di finanziamento per opere che l’Amministrazione può realizzare d’intesa con l’Arca, oltre che la costituzione di una task-force – in cui coinvolgere, ovviamente, Prefettura, Procura della Repubblica e Forze dell’Ordine – cui affidare il compito di monitorare il fenomeno delle occupazioni abusive di alloggi destinati agli aventi diritto. «Un fenomeno che va combattuto anche sul fronte più propriamente culturale – precisa l’assessore comunale all’Urbanistica e all’Emergenza Abitativa –. Come abbiamo detto più volte, le occupazioni abusive, gli allacci abusivi di energia o fornitura d’acqua determinano la perdita di tutti i diritti – da quello all’assegnazione dell’alloggio a quello per l’allaccio di luce, gas e acqua sino a quello di residenza – da parte di chi si rende protagonista di queste violazioni, così come espressamente previsto sia dalle norme nazionali sia da quelle regionali».
«L’unica strada, dunque, è e rimane quella che si muove nel solco della legalità. Solo rispettando le regole si possono mettere le istituzioni nella condizione di elaborare forme di sostegno e di aiuto a coloro i quali vivono il dramma dell’emergenza abitativa – sottolinea De Filippis –. Da questo punto di vista la collaborazione con l’Arca è un’opzione decisiva e fondamentale, che è nostra intenzione promuovere e rendere sempre più forte e stabile, aprendo anche su questo terreno un nuovo corso rispetto agli anni passati».

Con il Commissario straordinario ed il Coordinatore generale della sede di Foggia dell’Arca, infatti, l’Amministrazione comunale ha ragionato di un’attività di puntuale coordinamento tesa a chiudere in tempi rapidi tutte le convenzioni ancora aperte «la cui mancata definizione negli anni ha provocato danni al Comune – rileva De Filippis – sia in termini economici sia dal punto di vista dell’impossibilità di fornire risposte in modo concreto».

«Consideriamo l’apertura di questa fase di confronto con il Comune di Foggia un dato positivo – dichiarano il Commissario straordinario ed il Coordinatore generale della sede di Foggia dell’Arca, Donato Cafagna ed Antonio di Stefano –. La possibilità di discutere di programmi ed opportunità, di agire fianco a fianco con l’Amministrazione comunale può permettere di centrare più agevolmente gli obiettivi finalizzati ad alleviare la tensione abitativa, specie in questa difficile congiuntura economica che mette in sempre maggiore difficoltà tante famiglie. Le proposte su cui si è incentrato l’incontro di ieri confermano unità di intenti e volontà di operare in un clima di cooperazione virtuosa».

TASI, le precisazioni dell’assessore Lombardi e del sindaco Landella

«Per il 2014 nel Comune di Foggia non devono pagare la TASI i proprietari o titolari di diritto reale di altri immobili diversi dall’abitazione principale (seconde case, negozi, capannoni) e aree fabbricabili. Dunque gli inquilini assegnatari (non proprietari) di alloggi popolari, ex Iacp o comunali, sono esentati dal pagamento della Tassa sui servizi indivisibili». Lo precisa l’assessore al Bilancio del Comune di Foggia, Sergio Lombardi, per smentire le voci circolate nei giorni scorsi riguardanti il pagamento della Tassa sui servizi indivisibili. L’assessore Lombardi ribadisce che «coloro che non detengono nessuna proprietà immobiliare, e vivono in case in affitto, non sono tenuti al pagamento della TASI, mentre chi risiede in abitazioni di proprietà dell’Arca Capitanata (ex IACP), non è tenuto al pagamento della TASI se l’immobile non è stato riscattato». In caso contrario, se l’immobile è divenuto di proprietà dell’inquilino, i proprietari sono tenuti al pagamento della sola TASI, ma non dell’IMU. «Ad esempio, il proprietario di tre immobili è tenuto a pagare la TASI sull’abitazione principale, e l’IMU su seconda e terza casa – precisa l’assessore Lombardi –. L’inquilino che risiede in un immobile non di sua proprietà, ma è proprietario di altri immobili, deve pagare l’IMU sugli immobili di sua proprietà, e non dovrà pagare la TASI».

«Ribadiamo che i parametri del Decreto Salva Enti, a cui la precedente Amministrazione ha aderito con la delibera 165 del 6 luglio 2013 – spiega il sindaco Franco Landella –, non solo riducono i margini di manovra e di discrezionalità dell’Amministrazione comunale, ma impongono scelte dolorose per i cittadini, in quanto il Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale, redatto per l’accesso al Fondo di Rotazione per evitare il dissesto finanziario dell’ente comunale, prevede l’applicazione delle aliquote nella misura massima consentita. Tuttavia abbiamo tenuto in considerazione le esigenze delle fasce sociali più deboli pur dovendo rispettare parametri rigidi entro cui poterci muovere».