Partito oggi il progetto “Urban Gallery”, realizzato da Comune di Foggia ed Accademia di Belle Arti

Trasformare la città di Foggia in una grande “galleria d’arte”, promuovendo i lavori e le creazioni degli studenti dell’Accademia di Belle Arti. È l’idea alla base del progetto “Urban Gallery”, partito oggi e realizzato dall’assessorato comunale all’Arredo Urbano, che ha accolto la proposta avanzata dall’Accademia di Belle Arti. Si tratta di una strategia innovativa, che vede Foggia tra i primi Comuni italiani a sperimentare il connubio tra produzioni artistiche ed arredo urbano.
«Sono particolarmente orgoglioso di questo progetto, perché salda in modo ancor più forte il legame tra l’Amministrazione comunale e l’Accademia di Belle Arti, che consideriamo un patrimonio prezioso per la nostra città – commenta il sindaco di Foggia, Franco Landella –. Abbiamo accolto con piacere l’idea che ci è stata sottoposta, stabilendo un clima di collaborazione virtuosa tra istituzioni. Un particolare ringraziamento va dunque al presidente dell’Accademia, Francesco Andretta, al direttore Piero Di Terlizzi ed al coordinatore Antonio Foti per la sensibilità dimostrata e per la capacità di cogliere l’opportunità di costruire strategie moderne nella promozione dei nostri talenti artistici, nel clima del complessivo fermento culturale che sta nuovamente attraversando la nostra città».
15 in tutto le opere degli artisti Vincenzo Astuto, Alessio Ciocia, Adriana Di Leo, Leo Ragno, Angela Vocale, Francesca Giuliani, Lino Mocerino, Antonio Menichella, Michela Muserra, Valentina Scarinzi, Grazia Tavaglione, Antonella Tolve, Azzurra Di Virgilio, Cosimo Forina, Valeria Petruzzelli, operanti nel campo della Pittura e della Digital Art e della Scultura e selezionati dall’assessorato all’Arredo Urbano e dal direttore dell’Accademia di Belle Arti, che saranno presenti soprattutto nella zona di piazza Giordano e del centro cittadino attraverso l’affissione di manifesti.
«L’idea sulla quale abbiamo lavorato in un clima di grande sintonia con l’Accademia di Belle Arti nasce da due elementi: uno di natura pratica, derivante dalla penuria di spazi espositivi cittadini e l’altro legato alla contemporaneità, dal momento che la natura “pop” connessa alla spettacolarizzazione di ogni elemento mediatico, vede il contesto urbano come un contenitore ampliato, slegato dalla vecchia idea di spazio espositivo, in maniera tale da far fruire l’arte ad un pubblico più vasto attraverso canali di massa, proprio come le “affiches” pubblicitarie – spiega l’assessore all’Arredo Urbano, Eugenia Moffa –. Penso che anche da questo punto di vista Foggia si muova nella direzione di diventare una città più moderna e più europea. Non è un caso se la nostra è tra le prime città in Italia a mettere in campo un’iniziativa del genere».