La Giunta comunale approva l’atto di indirizzo per la riqualificazione e la razionalizzazione del commercio ambulante su aree pubbliche

La Giunta comunale ha approvato la delibera con la quale ha individuato le linee di indirizzo relative al riordino e alla razionalizzazione del commercio ambulante in città. L’intervento, che fa seguito alle numerose operazioni di sequestro di strutture abusive disposte dalla Procura della Pubblica e realizzate dalle Forze dell’Ordine in collaborazione con il Corpo di Polizia Municipale, ha come obiettivo l’uscita dall’area dell’abusivismo per i commercianti ambulanti, sopperendo così all’assenza di aree mercatali – soprattutto nelle zone periferiche – restituendo contestualmente decoro urbano alla città. L’atto di indirizzo licenziato dall’esecutivo comunale interesserà solo i commercianti già in possesso di licenza di tipo “A” – 7 in tutto, su un totale di circa 39 postazioni abusive censite dal Comando di Polizia Municipale, rimosse e/o sequestrate – ed impone il pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico ed il regolare rilascio dello scontrino fiscale. Le autorizzazioni rilasciate dal Comune di Foggia, che avranno una validità semestrale rinnovabile, sono vincolate al rispetto delle norme che disciplinano il codice della strada e alla posa, a spese del commerciante, di strutture amovibili con precisi standard architettonici, quindi restituendo anche decoro estetico alla città.

Su aree pubbliche extra-mercato, dunque, potrà essere esercitata l’attività in chiosco, banco, trespolo o auto-negozio. Per chiosco l’atto di indirizzo definisce il manufatto chiuso, di dimensioni contenute, generalmente prefabbricato amovibile e strutturalmente durevole, posto su suolo pubblico o su aree private soggette a servitù di uso pubblico, non rimovibile al termine della giornata lavorativa; per banco, invece, si intende quel manufatto aperto, formato da componenti mobili rimovibili al termine della giornata lavorativa; per trespolo, si intende il banco-vendita di ridotte dimensioni articolato su più piani, stabilmente poggiato al suolo, non rimovibile al termine della giornata lavorativa; per auto-negozio, infine, si intende il mezzo mobile motorizzato attrezzato per la vendita, rimovibile al termine della giornata. L’atto di indirizzo approvato dalla Giunta comunale, inoltre, stabilisce in modo preciso l’ampiezza del perimetro di base dei manufatti: nel caso del chiosco 30 metri quadri, nel caso del banco 8 metri quadri, nel caso del trespolo 4 metri quadri. Gli auto-negozi, dovranno avere invece una superficie non superiore agli 8 metri quadri e saranno equiparati ai posteggi extramercato.
La posa dei manufatti, ovviamente, soprattutto per quel che riguarda la tipologia del chiosco, non dovrà in alcun modo danneggiare il suolo pubblico e non dovrà occupare una superficie maggiore a quella indicata nella concessione. Non è inoltre consentita, salva espressa autorizzazione, ulteriore occupazione di suolo pubblico con alcun oggetto o mezzo in aggiunta alle strutture per la vendita autorizzate.

«Considero l’approvazione di questo atto di indirizzo un passo in avanti significativo sul terreno della regolamentazione del commercio ambulante. Non c’è stata alcuna sanatoria dell’illegale, come qualcuno sostiene dimenticando il colpevole immobilismo che chi mi ha preceduto ha evidenziato in questo campo – sottolinea il sindaco di Foggia –. Non ci sarà alcuna “sanatoria” innanzitutto perché finalmente questo settore sarà sottratto alle pratiche di abusivismo dilagante, dunque con il pagamento delle tasse e con la regolare emissione di scontrino fiscale da parte dei commercianti. In secondo luogo perché sarà possibile porre fine allo spettacolo indecente di mega strutture, spessissimo montate in palese violazione delle norme del Codice della Strada, creando una situazione di degrado urbano. Infine perché questo intervento avrà comunque una validità temporanea, sino alla definizione puntuale del Piano di localizzazione delle attività mercatali cittadine».
«Abbiamo seguito un modello di azione orientato alla collaborazione interistituzionale e al recupero di buone prassi amministrative – aggiunge il primo cittadino –. È un risultato che spezza la deregulation che per decenni aveva contraddistinto questo campo e pone le basi per la definizione di regole certe che tutelino il diritto all’attività commerciale, che intendiamo salvaguardare, con il rispetto delle norme, ma soprattutto restituisce decoro urbano alla città». Proprio al fine di verificare il rispetto delle prescrizioni contenute nell’atto di indirizzo approvato dalla Giunta comunale, in queste ore il personale del Settore Attività Economiche sta monitorando costantemente la posa dei manufatti che hanno ottenuto la necessaria autorizzazione.