Emergenza vico della Pietà, l’Amministrazione comunale ribadisce la validità delle proposte avanzate sino ad oggi e rifiutate dalle famiglie

«L’Amministrazione comunale sta seguendo da tempo e con attenzione la situazione delle 15 famiglie alloggiate nello stabile di vico della Pietà. La loro condizione è stata esaminata in modo meticoloso, elaborando anche proposte operative utili a “tamponare” l’emergenza che i nuclei familiari stanno vivendo in queste ore. Purtroppo, tutte le soluzioni prospettate sono state rifiutate per iscritto, determinando così oggi l’impossibilità da parte del Comune di fornire risposte nei termini e nei modi richiesti». È il commento del sindaco di Foggia, Franco Landella, alla protesta dei nuclei familiari che ieri sono stati interessati dal provvedimento di sfratto esecutivo da parte della società proprietaria dell’immobile ubicato in vico della Pietà.
«Come si ricorderà, solo pochi mesi fa l’Amministrazione comunale aveva condotto una lunga e faticosa trattativa con la società proprietaria dell’immobile, riuscendo a posticipare l’esecutività dello sfratto annunciato in ragione della morosità del Comune di Foggia – spiega il sindaco Landella –. Un risultato al quale ci eravamo impegnati a far seguire un’attività finalizzata ad individuare soluzioni alternative per le famiglie. Un impegno che abbiamo mantenuto, ma che, purtroppo, non ha dato l’esito sperato».

Tre le soluzioni proposte dall’Amministrazione comunale alle famiglie: la prima riguardava il trasferimento in appartamenti siti in via Bari; la seconda il trasferimento in alloggi collocati poco più avanti del centro commerciale Ipercoop; la terza il riconoscimento del sostegno economico al canone locativo – così come espressamente previsto dalla delibera approvata nei mesi scorsi dalla Giunta comunale – che avrebbe lasciato le famiglie libere di individuare in maniera autonoma la collocazione. Quattro delle 15 famiglie (una delle quali con un figlio portatore di handicap) hanno accettato le proposte avanzate dall’Amministrazione comunale: due accogliendo la soluzione “locativa”, due accogliendo l’ipotesi del sostegno economico al canone locativo. Tutte le altre, invece, hanno rifiutato per iscritto. «Uno sforzo importante – specifica il primo cittadino – che soprattutto in questa fase pensiamo abbia un valore rilevante, in particolare perché accompagnato dal lavoro che stiamo conducendo su altri strumenti: dalla manifestazione d’interesse per la risoluzione dell’emergenza abitativa sino all’operatività del progetto dell’housing sociale, la cui firma dei relativi Accordi di Programma abbiamo nuovamente sollecitato alla Regione Puglia proprio qualche giorno fa».

«Comprendo l’amarezza e la difficoltà vissuta da queste famiglie, il cui disagio peraltro viene da lontano e affonda le radici in scelte politiche sbagliate messe in campo per far fronte all’emergenza abitativa – sottolinea il sindaco di Foggia –. Con senso di responsabilità, sin dal momento del nostro insediamento, ci siamo impegnati ad immaginare strumenti utili ad fornire risposte alla crescente tensione sul fronte abitativo, anche in relazione al moltiplicarsi di sfratti per morosità incolpevole legati alla crisi economica. Con ogni evidenza non è possibile percorrere le strade che le famiglie, che ieri, accompagnate dal loro legale, sono state incontrate da una delegazione assessorile, ci hanno prospettato. Il Comune di Foggia, vale la pena specificarlo, non può requisire alcun immobile per poi assegnarlo a questi nuclei familiari. Ribadisco, ancora una volta, che ogni azione non può che svilupparsi nel solco della legalità e del rispetto delle regole, senza alcuna strizzatina d’occhio a tecniche e logiche di tipo assistenzialista. È il percorso che l’Amministrazione comunale sta promuovendo ed attuando sin dal momento del suo insediamento e dal quale non si discosterà».

«L’appello che rivolgo alle famiglie è dunque quello di riconsiderare le proposte che l’Amministrazione comunale ha avanzato in questi mesi – conclude il sindaco di Foggia –. È questa l’unica via che possiamo seguire per dare un riscontro concreto e rapido alle istanze che legittimamente i nuclei familiari pongono all’attenzione del Comune di Foggia. Da parte nostra confermiamo la disponibilità e la propensione al dialogo, peraltro già manifestata concretamente sino ad oggi».