Emergenza abitativa, la Giunta comunale dispone l’erogazione di un contributo straordinario “una tantum” come forma di integrazione e sostegno al canone locativo

«L’emergenza abitativa continua ad essere in cima all’agenda politica ed amministrativa del Comune di Foggia. Siamo di fronte ad una situazione che nel tempo si è aggravata, complice anche la crisi economica generale che mette in difficoltà sempre più famiglie, e che la stessa Amministrazione comunale, per evidenti ragioni di carattere finanziario e per gli obblighi dettati dalla spending review nazionale, che impone ai Comuni di non contrarre fitti e di ridurre quelli esistenti in una misura compresa tra il 15 ed il 20%, non può più affrontare facendo ricorso a quegli strumenti adottati in passato. La nostra volontà resta però quella di fornire risposte a questo dramma, cercando il più possibile di mettere in campo soluzioni che, nel solco della legalità e del rispetto delle regole, non facciano venir meno sostegni ed aiuti a quanti ne hanno maggiormente bisogno». È il commento del sindaco di Foggia, Franco Landella, alla delibera approvata dalla Giunta comunale – su proposta dell’assessore con delega alle Politiche Abitative, Antonio De Filippis – attraverso la quale è stato adottato l’atto di indirizzo riferito al tema degli sfratti esecutivi per morosità dell’Amministrazione comunale.

«Nel passato, come è noto, il Comune di Foggia per fronteggiare le situazioni connesse all’emergenza abitativa ha proceduto alla stipula di contratti con soggetti privati proprietari di immobili ad uso residenziale – spiega l’assessore Antonio De Filippis –. Le condizioni finanziarie dell’Ente, unite ai rigidi parametri della spending review, purtroppo, come detto non consentono più il proseguimento di questo percorso. L’Amministrazione comunale non può più far fronte al pagamento a soggetti privati di canoni locativi. L’unica strada possibile è dunque quella dell’erogazione di un contributo, inteso come forma di integrazione e sostegno al canone, direttamente ai singoli interessati». L’impossibilità del Comune di provvedere al pagamento dei fitti passivi ha determinato negli ultimi tempi numerosi sfratti esecutivi per morosità dell’Ente. «Al momento del nostro insediamento ci siamo trovati a dover fare i conti con una serie di situazioni difficili e dal carattere estremamente emergenziale – prosegue De Filippis – giacché l’imposizione a liberare gli immobili ha costretto in precarie condizioni sociali numerosi nuclei familiari, di fatto ampliando l’emergenza abitativa ed il conseguente disagio sociale».

Proprio al fine di evitare che le famiglie interessate da sfratti esecutivi per morosità dell’Amministrazione comunale restassero prive di qualunque forme di tutela, la Giunta di Palazzo di Città ha disposto l’erogazione di un contributo straordinario “una tantum”. Si tratta di un contributo “base” che per i redditi compresi tra 0 e 6000 euro è fissato in 350 euro sul canone di affitto mensile. Il contributo coprirà quattro mensilità, dunque a ciascuna famiglia saranno concessi 1.400 euro. A questa somma, andrà poi aggiunto un incremento del contributo pari a 120 euro per ogni componente del nucleo familiare. Un ammontare, questo, calcolato avendo come valore di riferimento l’assegno familiare Inps. «Si tratta di una procedura che ovviamente si affianca al regime ordinario di sostegno al canone locativo e non lo sostituisce – sottolinea il sindaco di Foggia –. Un modo per mettere in campo tutte le forme di aiuto possibili, soprattutto in presenza di un aumento del fenomeno della cosiddetta “morosità incolpevole”, ossia quella morosità determinata dalla perdita del posto di lavoro – conclude Landella –. La crisi sociale che stiamo vivendo impone risposte straordinarie e soluzioni intelligenti sul fronte dell’emergenza abitativa, che l’Amministrazione comunale è pronta ad attivare nel rispetto delle regole e delle prescrizioni di legge, anche e soprattutto con riferimento sia al possesso dei titoli per l’assegnazione di alloggi popolari sia alla capacità reddituale degli affittuari».