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Il sindaco Franco Landella ed il vescovo Vincenzo Pelvi all’inaugurazione del Parco Urbano “CEP”

«Oggi abbiamo inaugurato un polo di socializzazione ed inclusione sociale. Abbiamo inaugurato un avamposto di riscatto e di rinascita in uno dei luoghi più “di frontiera” della nostra città. Un passo in avanti di grande importanza nel percorso di riqualificazione che deve coinvolgere in modo sempre più efficace i nostri quartieri popolari». È il commento del sindaco di Foggia, Franco Landella, alla cerimonia di inaugurazione, svoltasi questa mattina in via Vittorio Alfieri, del Parco Urbano “CEP”, la cui realizzazione è stata possibile grazie al progetto integrato di riqualificazione urbana di aree pubbliche denominato “Investiamo nel vostro futuro”, redatto dal dirigente del Comune di Foggia Francesco Paolo Affatato e che ha beneficiato della consulenza tecnica specialistica dell’architetto Anna Di Monte. Il progetto, il cui valore è stato pari a 535mila euro, ha beneficiato del cofinanziato dell’Unione Europea, attraverso il Piano Operativo Fesr 2007-2013. Alla cerimonia di inaugurazione del Parco ha preso parte anche l’Arcivescovo di Foggia-Bovino, Monsignor Vincenzo Pelvi, che ha impartito la benedizione al complesso, la cui gestione è affidata alla Onlus “San Benedetto”. «Questo parco è un esempio di buona programmazione, di cui va dato atto a chi ci ha preceduto. La sua collocazione nel cuore di uno dei quartieri più popolari e difficili della nostra città è una sfida che ciascuno di noi ha ora il dovere di cogliere – spiega l’assessore comunale all’Urbanistica, Antonio De Filippis –. Frequentare questo spazio, far giocare i nostri ragazzi nelle aree sportive che sono al suo interno, coltivare gli orti urbani sono gli strumenti per promuovere una crescita culturale e migliorare significativamente la qualità della vita del quartiere CEP, combattendo così il degrado urbano. Custodire e valorizzare quest’area è dunque un dovere al quale tutti siamo chiamati. Riscattare Foggia significa infatti innanzitutto difendere realizzazioni come questa».

Il Parco Urbano contiene l’interconnessione di 2 spazi pubblici: il parco urbano e l’area sportiva, ricreativa e sociale. Un’azione che pone particolare attenzione all’integrazione delle diverse fasce di età presenti nel quartiere. Il Parco contiene un percorso pedonale realizzato con tavoloni in legno e panchine nell’area di sosta. Altri attraversamenti invece, tra un’area di sosta e l’altra, sono realizzati in calcestruzzo, completamente interrati, per il superamento delle barriere architettoniche. L’area vede inoltre la presenza di numerosi alberi, che la nuova Amministrazione comunale ha circa raddoppiato rispetto alla previsione progettuale iniziale. Particolarmente importante è l’area dell’orto urbano, inserita nella zona destinata ad attività sportive  ricreative e sociali. L’idea dell’orto urbano muove dalla volontà di rendere i cittadini residenti, ma anche i fruitori del centro, parte attiva nel processo di riqualificazione del quartiere. L’autogestione dell’area, infatti, minimizza i costi di gestione e manutenzione e favorisce dinamiche di aggregazione sociale. Gli orti, in tutto 15, con dimensioni variabili da 38 a 45 metri quadri, inoltre, potranno essere utilizzati anche per la realizzazione di corsi didattici specifici a cura del centro.

Un’altra zona del parco è poi quella che ospita il centro sociale-educativo diurno. Il centro sociale accoglierà 30 minori del quartiere, al fine di promuovere l’integrazione sociale e culturale ed offrire sostegno e supporto alle famiglie. La struttura associativa offrirà una pluralità di attività con sostegno alla crescita e all’orientamento, così come previsto dal regolamento regionale. L’ultima zona del parco, infine, è quella esterna destinata ad attività sportive, ricreative e di svago, che ospita un campo da basket-volley regolamentare, un campo da calcetto regolamentare, 2 campi da bocce regolamentari ed uno spazio per giochi destinati all’infanzia. Tutti gli impianti sportivi saranno illuminati con fari da posizionare su pali esistenti. I campi sportivi saranno dotati di spogliatoi (realizzati con container riciclati a basso costo): uno maschile, uno femminile ed uno per gli istruttori. «La presenza degli alunni della “Vittorino Da Feltre” e la grande partecipazione popolare che hanno scandito l’inaugurazione di oggi ci dicono che c’è spazio e possibilità per costruire un percorso nuovo che restituisca vivibilità a tutte le aree della città, arginando il degrado urbano e promuovendo strategie di inclusione. Un ringraziamento va anche all’associazione Rotaract Club Foggia, i cui iscritti hanno provveduto con la loro passione a dipingere artisticamente le mura del complesso e l’interno del centro sociale-educativo – conclude il sindaco di Foggia –. Il nostro è un obiettivo per il raggiungimento del quale sarà ovviamente fondamentale il contributo della parrocchia “San Paolo”, oggi più che mai divenuta centro di raccolta delle ansie e delle istanze della comunità, oltre che fulcro di solidarietà e di impegno sociale».

Il sindaco Franco Landella ed il vescovo Vincenzo Pelvi all'inaugurazione del Parco Urbano “CEP”

«Oggi abbiamo inaugurato un polo di socializzazione ed inclusione sociale. Abbiamo inaugurato un avamposto di riscatto e di rinascita in uno dei luoghi più “di frontiera” della nostra città. Un passo in avanti di grande importanza nel percorso di riqualificazione che deve coinvolgere in modo sempre più efficace i nostri quartieri popolari». È il commento del sindaco di Foggia, Franco Landella, alla cerimonia di inaugurazione, svoltasi questa mattina in via Vittorio Alfieri, del Parco Urbano “CEP”, la cui realizzazione è stata possibile grazie al progetto integrato di riqualificazione urbana di aree pubbliche denominato “Investiamo nel vostro futuro”, redatto dal dirigente del Comune di Foggia Francesco Paolo Affatato e che ha beneficiato della consulenza tecnica specialistica dell’architetto Anna Di Monte. Il progetto, il cui valore è stato pari a 535mila euro, ha beneficiato del cofinanziato dell’Unione Europea, attraverso il Piano Operativo Fesr 2007-2013. Alla cerimonia di inaugurazione del Parco ha preso parte anche l’Arcivescovo di Foggia-Bovino, Monsignor Vincenzo Pelvi, che ha impartito la benedizione al complesso, la cui gestione è affidata alla Onlus “San Benedetto”. «Questo parco è un esempio di buona programmazione, di cui va dato atto a chi ci ha preceduto. La sua collocazione nel cuore di uno dei quartieri più popolari e difficili della nostra città è una sfida che ciascuno di noi ha ora il dovere di cogliere – spiega l’assessore comunale all’Urbanistica, Antonio De Filippis –. Frequentare questo spazio, far giocare i nostri ragazzi nelle aree sportive che sono al suo interno, coltivare gli orti urbani sono gli strumenti per promuovere una crescita culturale e migliorare significativamente la qualità della vita del quartiere CEP, combattendo così il degrado urbano. Custodire e valorizzare quest’area è dunque un dovere al quale tutti siamo chiamati. Riscattare Foggia significa infatti innanzitutto difendere realizzazioni come questa».

Il Parco Urbano contiene l’interconnessione di 2 spazi pubblici: il parco urbano e l’area sportiva, ricreativa e sociale. Un’azione che pone particolare attenzione all’integrazione delle diverse fasce di età presenti nel quartiere. Il Parco contiene un percorso pedonale realizzato con tavoloni in legno e panchine nell’area di sosta. Altri attraversamenti invece, tra un’area di sosta e l’altra, sono realizzati in calcestruzzo, completamente interrati, per il superamento delle barriere architettoniche. L’area vede inoltre la presenza di numerosi alberi, che la nuova Amministrazione comunale ha circa raddoppiato rispetto alla previsione progettuale iniziale. Particolarmente importante è l’area dell’orto urbano, inserita nella zona destinata ad attività sportive  ricreative e sociali. L’idea dell’orto urbano muove dalla volontà di rendere i cittadini residenti, ma anche i fruitori del centro, parte attiva nel processo di riqualificazione del quartiere. L’autogestione dell’area, infatti, minimizza i costi di gestione e manutenzione e favorisce dinamiche di aggregazione sociale. Gli orti, in tutto 15, con dimensioni variabili da 38 a 45 metri quadri, inoltre, potranno essere utilizzati anche per la realizzazione di corsi didattici specifici a cura del centro.

Un’altra zona del parco è poi quella che ospita il centro sociale-educativo diurno. Il centro sociale accoglierà 30 minori del quartiere, al fine di promuovere l’integrazione sociale e culturale ed offrire sostegno e supporto alle famiglie. La struttura associativa offrirà una pluralità di attività con sostegno alla crescita e all’orientamento, così come previsto dal regolamento regionale. L’ultima zona del parco, infine, è quella esterna destinata ad attività sportive, ricreative e di svago, che ospita un campo da basket-volley regolamentare, un campo da calcetto regolamentare, 2 campi da bocce regolamentari ed uno spazio per giochi destinati all’infanzia. Tutti gli impianti sportivi saranno illuminati con fari da posizionare su pali esistenti. I campi sportivi saranno dotati di spogliatoi (realizzati con container riciclati a basso costo): uno maschile, uno femminile ed uno per gli istruttori. «La presenza degli alunni della “Vittorino Da Feltre” e la grande partecipazione popolare che hanno scandito l’inaugurazione di oggi ci dicono che c’è spazio e possibilità per costruire un percorso nuovo che restituisca vivibilità a tutte le aree della città, arginando il degrado urbano e promuovendo strategie di inclusione. Un ringraziamento va anche all’associazione Rotaract Club Foggia, i cui iscritti hanno provveduto con la loro passione a dipingere artisticamente le mura del complesso e l’interno del centro sociale-educativo – conclude il sindaco di Foggia –. Il nostro è un obiettivo per il raggiungimento del quale sarà ovviamente fondamentale il contributo della parrocchia “San Paolo”, oggi più che mai divenuta centro di raccolta delle ansie e delle istanze della comunità, oltre che fulcro di solidarietà e di impegno sociale».

Quella di Foggia è ormai un’emergenza nazionale. Nella guerra al racket delle estorsioni servono più uomini e mezzi

«Quella di Foggia è un’emergenza nazionale. Senza se e senza ma. La sfida lanciata allo Stato dalla criminalità è chiara ed inequivocabile. Mi aspetto che lo siano anche le risposte fornite dal Governo centrale». È il commento del sindaco di Foggia, Franco Landella, all’ordigno esploso questa notte contro la Pasticceria “del Carmine”. Stamani il primo cittadino si è recato sul luogo dell’attentato dinamitardo – il terzo in pochi giorni –  incontrando il titolare dell’esercizio commerciale, esprimendogli la piena e totale solidarietà dell’Amministrazione comunale e dell’intera città di Foggia. «Siamo sbigottiti dalla violenza e dalla sfrontatezza di chi ha inaugurato questa stagione di terrore e di minacce – dichiara il sindaco di Foggia –. Assistiamo ad un’escalation di bombe preoccupante ed inquietante. Noi non abbiamo alcuna intenzione di abbassare la testa né di rassegnarci a questo clima. L’impegno delle Forze dell’Ordine, della Prefettura, della Procura della Procura, delle Istituzioni e delle tante associazioni che si occupano della lotta al racket delle estorsioni e della lotta ad ogni forma di criminalità continuerà con nuovo e maggiore vigore».

«In questo percorso è decisivo, però, che dal Ministero degli Interni giunga finalmente una consapevolezza piena circa il livello di gravità di una situazione di cui il Viminale è stato informato nel corso degli anni grazie al prezioso lavoro compiuto dai diversi livelli istituzionali del territorio – aggiunge il primo cittadino –. Foggia è ai primi posti in Italia per i reati di natura estorsiva. Un dato allarmante, che avrebbe dovuto indurre il Ministro Angelino Alfano a disporre provvedimenti straordinari per far fronte a questa emergenza. Oggi la città torna nuovamente e con forza a chiedere queste risposte. Lo fa nella consapevolezza del valore dell’unità istituzionale, argine fondamentale contro questa fiammata criminale. Nella guerra al racket delle estorsioni non servono soltanto più uomini e mezzi. Occorre anche un quadro di norme più severe, che colpiscano i beni di quanti sono dediti a questa ignobile forma di ricatto, compresi i prestanome dietro i quali si celano spesso i proventi di questa attività illecita – sottolinea il sindaco di Foggia –. Purtroppo nel recente passato leggi come l’indulto o il cosiddetto “svuotacarceri” hanno trasmesso alla popolazione un senso di paura, hanno consegnato agli imprenditori onesti e perbene la sensazione che anche l’azione di denuncia avrebbe solo allontanato le minacce e le ritorsioni. Su questo fronte, dunque, è necessario che il Parlamento faccia un passo in avanti e che il Ministero dell’Interno si faccia carico di ascoltare le istanze della nostra città in chiave risolutiva.

«Agli imprenditori di Foggia chiedo di non arretrare, di non abbassare la guardia, continuando a denunciare richieste di carattere estorsivo ed isolando chi vuole impedire il nostro sviluppo e strangolare la nostra economia. La parte sana della città non è sola in questa battaglia». L’Amministrazione comunale nei prossimi giorni dedicherà all’emergenza sicurezza una seduta monotematica e straordinaria del Consiglio comunale. Martedì 25 novembre, invece, alle 17.30, l’Aula consiliare di Palazzo di Città ospiterà un incontro pubblico, al quale parteciperanno tutte le associazioni impegnate nella lotta al racket delle estorsioni e ad ogni forma di criminalità e, più in generale, tutte le realtà associative che hanno a cuore il futuro di Foggia. «Un’iniziativa a cui invitiamo l’intera cittadinanza, per recepire istanze, proposte, indicazioni – conclude il primo cittadino –. Un momento di confronto utile a definire anche i temi che saranno oggetto della discussione dell’Assemblea consiliare».

Primo Forum per la Legalità, a Palazzo di Città si discute di azioni concrete La manifestazione si svolgerà domani giovedì 3 ottobre dalle ore 10.00

Domani giovedì 3 ottobre, alle ore 10.00, presso l’Aula Consiliare di Palazzo di Città si svolgerà il Primo Forum per la Legalità, organizzato dall’amministrazione comunale di Foggia.

L’incontro si aprirà con i saluti del sindaco Gianni Mongelli e del Presidente del Consiglio, Raffaele Piemontese, per poi proseguire con gli interventi del Procuratore Capo della Repubblica, Leonardo Leone De Castris, del delegato alla Legalità Leonardo De Santis, del presidente dell’associazione Buon Samaritano Pippo Cavaliere, del Presidente dell’Associazione Ce.Se.Vo.Ca. Roberto Lavanna, della presidente di Libera Daniela Marcone e del rappresentante del mondo della scuola nonché assessore all’Istruzione del Comune di Foggia Maria Aida Episcopo. Dopo gli interventi si aprirà un dibattito pubblico per raccogliere suggerimenti e proposte. All’incontro sono stati invitati i rappresentanti istituzionali, associazioni e rappresentanze di studenti.

“Sarà un momento di confronto e dibattito – spiega il consigliere delegato Leonardo De Santis – per capire cosa è possibile fare per evitare che il concetto di legalità non resti pura astrazione ma possa essere concretamente realizzabile attraverso iniziative che coinvolgano un’ampia platea, a iniziare dagli studenti che rappresentano la classe dirigente futura e quindi necessariamente devono far proprio questo concetto attuandolo in ogni decisione della propria vita privata e professionale”