Attentato dinamitardo in piazza Siniscalco Ceci, incontro tra il sindaco Landella, i capigruppo consiliari ed il Prefetto Latella

«A poche ore dall’attentato dinamitardo compiuto in pieno giorno in viale Michelangelo un’altra bomba è esplosa in città. Questa volta in pieno centro, a pochi passi dai palazzi delle Istituzioni, a pochi metri da Comune e Prefettura. Siamo in presenza di una situazione allarmante, di una vera e propria sfida lanciata dalla criminalità allo Stato. Ora l’emergenza non è più una percezione, ma uno stato di fatto che richiede interventi straordinari ed immediati da parte del Governo centrale». Così il sindaco di Foggia, Franco Landella, al termine dell’incontro tenuto assieme ai capigruppo consiliari con il Prefetto di Foggia, Luisa Latella, dopo l’esplosione dell’ordigno che nella serata di ieri ha divelto la serranda di un locale in piazza Siniscalco Ceci.
«Nel locale colpito dalla bomba erano in corso lavori di ristrutturazione da parte di chi, con passione ed onestà, era in procinto di aprire lì un nuovo esercizio commerciale – dichiara il primo cittadino –. A questo imprenditore e alla sua famiglia va tutta la solidarietà dell’Amministrazione comunale. Siamo fortemente preoccupati da questa escalation di attentati che ha evidentemente come dichiarato obiettivo quello di diffondere paura e che ha come diretta conseguenza quella di allontanare gli investimenti e strangolare la nostra economia». Proprio ieri il primo cittadino si era recato personalmente in viale Michelangelo per esprimere la solidarietà del Comune di Foggia all’imprenditore colpito dall’altro attentato dinamitardo.
«Voglio formulare il grazie della città per il lavoro svolto dal Prefetto di Foggia, Luisa Latella, dal Procuratore Capo Leonardo Leone De Castris e da tutti i magistrati della Procura della Repubblica, dal Questore, Piernicola Silvis, dal Comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri, Antonio Basilicata, dal Comandante provinciale della Guardia di Finanza, Francesco Gazzani, e da tutte le Forze dell’Ordine, che proprio recentemente ha portato ad arresti importanti – prosegue il sindaco di Foggia –. Allo stesso modo ringrazio tutte le realtà associative, dalla neonata associazione Antiracket “Giovanni Panunzio” all’associazione Antiracket ed Antiusura “Vivere Liberi” fino a “Libera” e alla Fondazione Antiusura “Buon Samaritano”, per l’opera di difesa della legalità compiuta ogni giorno e per l’opera di sensibilizzazione della comunità, oltre che per il sostegno fornito ai tanti imprenditori caduti nella morsa del racket delle estorsioni. La Foggia perbene ha oggi più che mai il dovere di reagire e di far sentire la propria voce. La nostra città non soccomberà sotto le minacce della criminalità, ma saprà alzare la testa e rispondere a questo attacco».
«Questo è il momento dell’unità istituzionale. Insieme possiamo e dobbiamo fare fronte comune, isolando questa nuova fiammata di violenza e terrore arrivata proprio dopo la visita della Commissione Parlamentare Antimafia. Insieme possiamo e dobbiamo rivendicare più attenzione da parte del Governo nazionale. Più volte dal momento del mio insediamento ho sollecitato al Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, un potenziamento di uomini e mezzi per le nostre Forze dell’Ordine – specifica il primo cittadino –. Purtroppo non abbiamo avuto riscontri positivi. A questo proposito rinnovo il mio appello soprattutto ai deputati e senatori della nostra città e della nostra regione affinché portino rapidamente in Parlamento questa emergenza. Foggia non può attendere ancora. Foggia non può fronteggiare questo assalto allo Stato senza un aiuto straordinario da parte del Governo nell’azione di presidio e di controllo del territorio».