Assalto a Palazzo di Città, il commento del sindaco di Foggia Franco Landella

«Quello che è avvenuto questa mattina è intollerabile. Un episodio di una gravità senza precedenti, rispetto al quale invoco interventi rapidi che assicurino immediatamente alla giustizia gli autori dell’assalto a Palazzo di Città. Rispetto le forme di protesta e comprendo le difficoltà e le esasperazioni. La violenza non è però in alcun modo giustificabile». È il commento del sindaco di Foggia, Franco Landella, alle proteste dei residenti dei container di via San Severo, che questa mattina hanno dapprima bloccato la strada dinanzi a Palazzo di Città utilizzando alcuni cassonetti della spazzatura e successivamente sono riusciti a salire lungo lo scalone monumentale sfondando con alcuni bastoni la porta di accesso alla Sala del Consiglio comunale e all’Ufficio di Gabinetto.
«Sulla vicenda inerente il pagamento delle utenze per il campo di via San Severo la posizione dell’Amministrazione comunale è stata chiara sin dall’inizio. Il Comune di Foggia non può pagare il costo dei consumi energetici delle famiglie del campo. L’interruzione di corrente è infatti avvenuta da parte dell’Enel a causa degli allacci abusivi effettuati – dichiara il sindaco di Foggia –. Abbiamo chiesto ai residenti di sottoscrivere un regolare contratto con l’Enel, condizione fondamentale per il ritorno dell’energia al campo, offrendo anche la soluzione dell’installazione di pannelli fotovoltaici, in modo da calmierare i costi dell’energia da loro sostenuti. Il Comune si è inoltre detto pronto a realizzare i lavori di rifacimento del tracciato elettrico del campo di via San Severo, a patto ovviamente che le famiglie sottoscrivessero i regolari contratti con l’Enel».
«La disponibilità del Comune, dunque, è stata totale, proprio nella consapevolezza della difficoltà dettata dall’uso costante dei convettori di calore da parte dei residenti del campo – specifica il primo cittadino –. Alla nostra apertura, però, constatiamo che si è risposto con la violenza, con le aggressioni e le minacce da parte di una minoranza che evidentemente pensa di condizionare l’attività amministrativa. A questi facinorosi voglio dire che non lo consentiremo. Allo stesso modo ribadisco che il presupposto per ogni tipo di interlocuzione con l’Amministrazione comunale è il rispetto delle regole e delle leggi».
«Su questa vicenda il Comune non arretrerà di un solo passo. Perché arretrare significherebbe piegarsi a questi ricatti delinquenziali e non rispettare la maggioranza perbene della città che rispetta le regole – conclude il sindaco di Foggia –. Da cittadino di Foggia prima ancora che da sindaco, pretendo che gli autori di questa aggressione siano assicurati alla giustizia. Ai vertici delle Forze dell’Ordine ed al Prefetto, infine, rivolgo un accorato appello affinché si rafforzi, insieme, il fronte della legalità contro derive violente e prevaricatrici come quelle di oggi».