Alleggerire i vincoli di assunzione del personale per i Comuni beneficiari del “Decreto Salva Enti”, la richiesta avanzata dal sindaco Landella al Comitato direttivo dell’Anci

Aprire un negoziato con il Governo nazionale con l’obiettivo di avviare una procedura utile ad alleggerire i vincoli imposti dall’adesione dei Comuni al cosiddetto “Decreto Salva Enti” con particolare riferimento alla possibilità di intervenire sulla dotazione organica. È la proposta avanzata dal sindaco di Foggia, Franco Landella, al Comitato Direttivo dell’Anci (l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) riunitosi ieri a Roma. Una proposta, quella del primo cittadino, formulata nell’ambito della riflessione sviluppata sulle difficoltà delle Amministrazioni comunali beneficiarie del “Fondo di rotazione” per ciò che riguarda i rigidi obblighi inerenti le assunzioni, che impediscono la possibilità di procedere al “turn-over” legato ai pensionamenti. «Si tratta di un tema importante e delicato, che riguarda la funzionalità della macchina amministrativa di quei Comuni, come quello di Foggia, che hanno percorso la via dell’adesione al “Decreto Salva Enti” – spiega il sindaco Landella –. Proprio a Foggia nei prossimi tre-quattro anni l’Amministrazione comunale si troverà a dover fare i conti con un dato assolutamente significativo su questo fronte: la riduzione di circa 40 per cento del personale, tra dirigenti, funzionari ed impiegati, per pensionamenti. È di tutta evidenza che questa condizione pone di fronte a noi una situazione di drammatica emergenza».

«A questa difficoltà strutturale, inoltre, si aggiungono gli effetti della riforma che ha ridisegnato lo schema di funzioni e competenze delle Province. Molte delle deleghe precedentemente nella titolarità delle Amministrazioni provinciali saranno infatti assegnate ai Comuni, senza chiarire però se assieme a questo trasferimento ci saranno anche le relative risorse economiche e finanziarie necessarie per esercitarle – evidenzia il sindaco di Foggia –. La stessa procedura di mobilità che interesserà il personale delle Province non aiuta i Comuni in regime di “Salva Enti”, dal momento che i vincoli di assunzione si applicano anche per l’assorbimento del personale appartenente a questa tipologia».

«È di tutta evidenza che siamo in presenza di una questione che merita la massima attenzione, al fine di tutelare il funzionamento dei Comuni e, di conseguenza, la capacità delle loro strutture amministrative di dare risposte alle esigenze delle comunità – sottolinea il primo cittadino –. Da questo punto di vista, i componenti della Commissione Finanze dell’Anci si sono impegnati ad affrontare questo problema, condividendo l’urgenza di porlo in cima all’agenda delle vicende sulle quali aprire il confronto con il Governo – conclude il sindaco di Foggia –. Un iter che provvederò a rafforzare sollecitando un intervento dei parlamentari del territorio sul caso specifico del Comune di Foggia e trasmettendo nelle prossime ore una nota ufficiale e formale al presidente Piero Fassino, convinto che saprà farsi portavoce dell’esigenza di mettere le Amministrazioni comunali che hanno aderito al “Decreto Salva Enti” nella condizione di assolvere ai propri compiti istituzionali».