“Orbitale”, l’assessore comunale agli Appalti ed ai Contratti, Sergio Cangelli, replica alle dichiarazioni del consigliere comunale Augusto Marasco

«Stupisce che un consigliere che ha ricoperto importanti incarichi amministrativi confonda la polemica politica con i fatti. Comprendo le ragioni della politica, un po’ meno il tentativo di raccontare una storia diversa da quella che gli stessi pronunciamenti della magistratura hanno stabilito, sia pure all’interno di orientamenti di segno diverso». È la replica dell’assessore comunale agli Appalti ed ai Contratti, Sergio Cangelli, alle dichiarazioni rilasciate dal consigliere comunale Augusto Marasco, con riferimento all’Ordinanza emessa dal Consiglio di Stato sulla vicenda legata all’affidamento dei lavori per la realizzazione della cosiddetta “Orbitale”.
«Trovo singolare che il consigliere Marasco ignori che le attività propedeutiche alla stipula del contratto, a partire dalla redazione e dall’approvazione del progetto e dall’acquisizione dei pareri, hanno nel Comune non uno spettatore ma un attore protagonista – spiega Cangelli –. È l’Amministrazione comunale infatti a convocare le Conferenze di Servizi, dunque esercita una funzione direi fondamentale, che proprio l’Ordinanza del Consiglio di Stato ha disposto debba proseguire in attesa del giudizio di merito del prossimo 4 febbraio 2016».
«La verità, che il consigliere Marasco omette in modo consapevole, è che per oltre un anno l’Amministrazione comunale che ci ha preceduto è stata completamente assente rispetto a questa vicenda, rallentando una tempistica che, viceversa, si sarebbe potuto accelerare – sottolinea l’assessore comunale agli Appalti ed ai Contratti –. È questa l’inadeguatezza che dovrebbe essere censurata, se solo ci fosse un minimo di onestà intellettuale nell’affrontare le questioni. Allo stesso modo va ribadito che la richiesta di adottare provvedimenti in autotutela, avanzata dal consigliere Marasco, non poteva essere accolta proprio perché banalmente avrebbe reso ancor più ingarbugliato un quadro che si presenta proprio alla luce dell’Ordinanza del Consiglio di Stato estremamente complesso, con un ulteriore allungamento dei tempi – evidenzia Cangelli –. Non può sfuggire, infatti, che la sentenza del Tar Puglia ha specificato in modo abbastanza chiaro la condizione societaria della ricorrente, salvo ovviamente valutazione diversa in sede di giudizio di merito da parte del Consiglio di Stato».
«Da questo punto di vista, confermo nuovamente che continuiamo ad essere sereni rispetto al giudizio di merito, qualunque possa essere l’esito dello stesso – conclude l’assessore agli Appalti ed ai Contratti – proprio nella convinzione di aver operato salvaguardando gli interessi collettivi e non aderendo ad appelli e richieste, evidentemente strumentali, dalle conseguenze ancor più negative per la realizzazione dell’opera».