Parere favorevole della commissione V.I.A. del ministero dell’Ambiente per l’allungamento della pista dell’aeroporto “Gino Lisa”, le dichiarazioni del sindaco Franco Landella

«Con il parere favorevole della commissione V.I.A. (Valutazione d’impatto ambientale) del ministero dell’Ambiente, i lavori per l’allungamento della pista del “Gino Lisa” non sono più una chimera ma un obiettivo realizzabile». Così il sindaco di Foggia, Franco Landella, commenta la notizia giunta ieri proprio dal presidente della commissione ministeriale, Stefano Calzolari, contattato dallo stesso primo cittadino nella serata di ieri per avere conferma del deliberato sull’aeroporto di Foggia. «Per questo primo risultato intendo ringraziare tutti i livelli istituzionali che hanno contribuito al raggiungimento del traguardo, a cominciare dai parlamentari foggiani, al presidente della Camera di Commercio, ai consiglieri regionali ed alle associazioni di cittadini che si sono sempre battuti per difendere le ragioni del nostro scalo – fa sapere il primo cittadino –. Quella sul “Gino Lisa” è la dimostrazione lampante che quando il nostro territorio riesce a fare squadra è in grado di raggiungere i traguardi prefissati. Da oggi in poi, però, occorre concentrarsi sugli altri tasselli mancanti, come il pronunciamento della Commissione europea sull’utilizzo dei fondi FAS stanziati per i lavori di allungamento della pista, così da consentirne l’aggiudicazione definitiva, e sugli adempimenti di competenza di Aeroporti di Puglia, affinché il ministero delle Infrastrutturale inserisca il “Gino Lisa” tra gli scali di interesse nazionale. Sono sicuro che l’europarlamentare foggiana Barbara Matera continuerà a perorare la causa del nostro aeroporto in sede comunitaria – puntualizza Landella – e che la società di gestione degli scali pugliesi sarà in grado di fornire quanto prima tutta la documentazione che dimostri la funzionalità del nostro scalo, anche a presidio della continuità territoriale, in quanto infrastruttura fondamentale per lo sviluppo di Foggia e della Capitanata che da oggi possono guardare al futuro con più ottimismo».